Bompiani presenta La stirpe e il sangue di Lorenza Ghinelli.
Sinossi: Anno 1442. L’esercito ottomano al comando di Murad II irrompe in Valacchia devastando i villaggi. Tra le capanne divorate dalla violenza nasce Radu, un bambino affetto da una rara forma di anemia che riuscirà a sopravvivere solo grazie alla caparbietà di Maria, sua madre, e a quella della sorella Anna. I tre sfuggono all’invasione rifugiandosi nella foresta, ma l’efferatezza dei lupi e degli orsi impallidisce dinnanzi a quella degli uomini. Anna e Maria si trovano così costrette, per resistere, a infrangere ogni regola, e insegneranno a Radu un’ostinata resistenza e una ferocia che ha l’impudenza di rivelarsi necessaria. La loro è la storia di un esilio, e di una scalata che rovescia il potere affogandolo nel suo stesso sangue. La sopravvivenza come codice morale, l’amore come unica gomena. E a legarli, sopra ogni cosa, il rito del sangue che Maria insegna a Radu e che lo tiene in vita, unendo così il suo destino di giovane uomo alla leggenda che porterà Vlad l’Impalatore, meglio noto come Dracula, a imporsi nell’immaginario collettivo.
Lorenza Ghinelli si misura con la letteratura gotica reinterpretandola, offrendo ai lettori un racconto nerissimo, ma anche un potente inno alla sete di riscatto degli esuli e alla forza indomita delle donne.
L’autrice: Lorenza Ghinelli (Cesena, 1981) ha esordito con Il divoratore (2011) e La colpa (2012, finalista al Premio Strega). Tra i suoi titoli ricordiamo: Almeno il cane è un tipo a posto (Rizzoli, 2015), Anche gli alberi bruciano (Rizzoli, 2017), Tracce dal silenzio (Marsilio 2019, finalista al Premio Scerbanenco) e Bunny Boy (2021). Ha partecipato ad antologie come Il cuore nero delle donne (Guanda, 2015), La fuga (Il Castoro, 2018), Cronache dalla polvere (Bompiani, 2019). È stata soggettista e sceneggiatrice per la televisione e da oltre dieci anni collabora con la Scuola Holden di Torino.
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