Nel 1977 Wes Craven, ex professore di letteratura e studioso di sociologia, realizzò il film The hills have eyes (Le colline hanno gli occhi), che gli esperti considerano, giustamente, un riuscito tentativo di coniugare la critica sociale e la nuova visione del cinema horror in atto dalla metà degli anni ’70.
Per rinfrescare la memoria, nel film una famiglia in vacanza si trova, per errore, in una zona usata in precedenza per esperimenti nucleari e scopre ben presto, a proprie spese, che è penetrata nella “riserva di caccia” di una famiglia di orribili mutanti affamati e assetati di sangue. Per dare un indizio – ma niente di più - si può aggiungere che in questo film, come per esempio nel celeberrimo Fog, di John Carpenter, i “mostri” hanno le loro valide ragioni, per orribili e distorte che siano…
Ritenuto il capolavoro di Wes Craven (al quale si deve, tra gli altri, anche il leggendario Nightmare), il film sta per vivere una nuova stagione di gloria con il remake, affidato alla regia del francese Alexandre Aja, osannato e premiato ovunque per il suo High tension.
Le riprese inizieranno il 27 di questo mese in Marocco e il copione, basato sull’originale di Craven, sarà riscritto da Aja e dal suo fidato collaboratore Gregory Levasseur; la fotografia sarà affidata a un altro collaboratore abituale di Aja, Maxime Alexandre.
Il cast degli attori, almeno di quelli confermati ufficialmente, prevede tra gli altri Aaron Stanford (il Pyro di X-Men 2) e Vinessa Shaw (Hocus Pocus) nella parte dei giovani e sfortunati coniugi Wood, interpretati nell’originale da Martin Speer e Dee Wallace Stone, mentre l’altra coppia di amici, i coniugi Stone, saranno stavolta interpretati da Kathleen Quinlan (Lost) e Ted Levine (Il silenzio degli innocenti). Dato che quest’attore, tradizionalmente usato nei ruoli di cattivo, è stato in questo caso arruolato dalla parte dei “buoni”, a chi spetterà impersonare la pericolosa famigliola di montanari?
I nomi trapelati finora sono quelli, notissimi ai fan del circuito horror, di Robert Joy e Billy Drago. Anche in questo caso, malgrado il cambiamento di ambientazione, speriamo che il pathos del film originale venga rispettato.
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