È disponibile La chanson d'Antiochie di Luigi De Pascalis, edito dai tipi di Delos Digital nella collana Innsmouth a cura di Luigi Pachì.
Sinossi: Nel 1096, incitati dai proclami di papa Urbano II, principi e popolani lasciano castelli e campagne per andare alla conquista del Santo Sepolcro. Fra questi c'è Richard le Pellerin, un trovatore provenzale che, disgustato dalla scia di morte che si va lasciando dietro la spedizione diretta a Costantinopoli attraverso i Balcani, sceglie di percorrere da solo la penisola italiana imbarcandosi per la Terra Santa dal suo ultimo lembo. Ma giunto tra le rovine della città messapica di Veretum, in Salento, si imbatte in un vecchio pastore capace di evocare visioni straordinarie per mezzo della musica del suo flauto di canna. La storia si protrae fino all'incontro con il misterioso e feroce popolo dei Tafuri guidato da un inquietante re senza nome. All'alba, quando la musica tace e il vecchio scompare, Richard resta solo a chiedersi chi è davvero e cosa vuole dalla vita.
L’autore: Luigi De Pascalis è nato in Abruzzo da padre salentino. Ha vissuto tra Abruzzo e Puglia fino al 1963, poi si è trasferito a Roma; dal 2000 vive a Tarquinia. Ha fatto studi di Medicina, Scienze Politiche e Arte e nel corso di oltre un cinquantennio ha pubblicato molti racconti di genere fantastico vincendo diversi premi (Montepulciano, Courmayeur, Tolkien, ecc.). È stato il primo scrittore italiano di narrativa fantastica a essere tradotto negli Stati Uniti in un’antologia ormai storica del genere curata da Sprague De Camp (The Fantastic Swordsmen, 1967, assieme a Howard, Lovecraft, Bloch, Lord Dunsany e lo stesso De Camp), ed è presente in moltissime antologie italiane. Ha curato antologie di racconti gialli per diversi editori. Per Del Vecchio Editore (2014, finalista al Premio Azzeccagarbugli) ha ideato e curato il giallo collettivo Verità imperfette (dieci autori, dieci racconti, una sola storia).
Tra le sue pubblicazioni più recenti i gialli storici La dodicesima sibilla (2009) e La morte nel Sacco (2011, a firma Sebastian Aguèdas) con Hobby & Work, La morte si muove nel buio (2013) per Mondadori, Il mantello di porpora (candidato al Premio Strega 2014) e Notturno bizantino (candidato al Premio Strega, segnalato per il Premio Campiello e vincitore del Premio Acqui Storia 2016) e Volgograd (2018) per Lepre edizioni. Con Newton & Compton ha pubblicato Il sigillo di Caravaggio (2019) e Il pittore maledetto (2020).
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