Marylin Manson nuovamente a Milano, questa volta per il tour Against all the Gods: a meno di un anno di distanza il Reverendo torna ad esibirsi per i numerosi fan che il 7 giugno hanno urlato il suo nome trepidanti dalla platea del Mazda Palace.
Finalmente, intorno alle 21:30, Marilyn è apparso in splendida forma aprendo il suo show con Prelude (the family trip), al quale è subito seguita The Love Song. Trucco vistoso e abiti neri, il rocker ha cantato per circa un’ora e mezza dinnanzi al pubblico entusiasta e scatenato (una vera sfilata di dark e fetish lady e gothic kids!), che ha cantato a squarciagola sulle note di Irresponsabile Hate Anthem, Disposable Teens, Mobscene, Tourniquet, la recente Personal Jesus e ancora Get Your Gunn, Great Big White World, Tainted Love, The Fight Song, The Nobodies, The Dope Show, Rock is Dead, proseguendo con The Golden Age Grotesque, Sweet Dreams e The Beautiful People, fino a concludere con l’apocalittica e suggestiva Antichrist Superstar.
Questa volta niente pin-up né coreografie da grottesco vaudeville, ma la voce potente e sensuale di Marilyn Manson e la sua musica sono bastate a coinvolgere migliaia di persone senza bisogno di performance scioccanti. Alla fine del concerto, ultima delizia, la malinconica The Speed of Pain (prerecording version), che molti avremmo preferito cantasse dal vivo.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID