Due leggende a confronto, tra le più classiche del fantastico narrativo e cinematografico: Faust, col suo patto diabolico narrato in tante opere da Johannes Spies a Christopher Marlowe fino al più celebre Goethe, e il Golem, l’uomo di argilla animato nel ghetto di Praga, celebrato in un noto romanzo di Gustav Meyrink e nei toni horror del nascente cinema espressionista tedesco.
Fra origine storica e analisi dei due fenomeni letterari, sono questi i temi di Faust e il Golem. Realtà e mito del Doktor Johannes Faustus e del Maharal di Praga, un saggio di André Neher scritto nel 1987, già apparso presso Sansoni nel 1989 e pubblicato oggi dall’Editrice La Giuntina nella traduzione dal francese di Vanna Lucattini Vogelmann.
Quelli di Faust e del Golem sono miti "giovani", nati simultaneamente intorno al 1580, nel pieno del Rinascimento, da due figure storiche, il Doktor Johannes Faustus e il Rabbi Jehudah Loew ben Bezalel, detto il Maharal di Praga.
L'aspetto magico, romanzesco, cela un nucleo filosofico che per entrambi sembra trovare in Goethe l'ineguagliato interprete, con il Faust e con L'apprendista stregone. Ma i due temi "metafisici" del patto con il diavolo e della creazione del Golem, o dell’automa, proseguono il loro cammino verso il nostro secolo, in cui incarnano l'uno (Faust) il mito dell'uomo moderno, e 'altro (il Golem) il mito dell'uomo postmoderno. E nuovamente trovano chi dia loro voce, con Thomas Mann, autore del Doktor Faustus nel 1947, e con Norbert Wiener, autore di Cybernetics nel 1948 e di God & Golem nel ‘64.
Chi conosce la storia di queste due leggende sa che il secondo è un mito ebraico, ed ebrei sono il Maharal e Wiener che reggono i due capi dell’ideale filo “golemico”. Ma un terminale ebraico potrebbe scorgersi anche nel romanzo di Mann, forma definitiva del mito faustiano, se l’autore non avesse attribuito l'invenzione della dodecafonia al suo protagonista, e al suo patto col diavolo, anziché al vero inventore, l'ebreo Arnold Schönberg. Un Mann il quale, osserva Neher, si ispira in realtà all'altro filone, al pensiero dialettico del Maharal, e può quindi essere visto come la cerniera fra i due miti.
Nato in Alsazia nel 1914, biblista e filosofo, André Neher ha contribuito notevolmente al rinnovamento del pensiero postbellico francese ed è considerato uno dei più importanti pensatori ebrei del Novecento. Professore di lingua e letteratura ebraica presso l'Università di Strasburgo, dal 1967 visse a Gerusalemme dove morì nel 1988. Molte delle sue numerose opere di storia e filosofia ebraica sono apparse in italiano.
Faust e il Golem
Realtà e mito del Doktor Johannes Faustus e del Maharal di Praga
André Neher
Collana Schulim Vogelmann 122, La Giuntina, 2005
Brossura, pagg. 203, Euro 14,00
ISBN 8880572156
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