Se avete visto The Hateful Eight saprete che Quentin Tarantino è ossessionato da La cosa, tanto che proprio per il film del 2015 ha utilizzato scarti della colonna sonora del capolavoro di John Carpenter.
Durante una recente intervista, Tarantino ha dichiarato che La cosa è stato inoltre fonte di ispirazione per Le iene.
Cosa più interessante, Tarantino ha spiegato qual è il motivo per cui è terrorizzato dal film di Carpenter. Queste le sue parole:
Li amo entrambi, amo La cosa da un altro mondo di Howard Hawks e amo La cosa di John Carpenter. Gli effetti di Rob Bottin [nel film di Carpenter] sono tra i più incredibili mai apparsi su uno schermo cinematografico. Credo sia uno dei più grandi horror mai realizzati, se non uno dei più grandi film mai realizzati.
C’è un motivo per cui amo così tanto La cosa… amo i film horror, sono un grande fan dell’horror. Non mi spavento mai. Io rispondo alla suspense, mi chiedo cosa succederà dopo; certo posso saltare sulla sedia, ma non è vero terrore. Non mi spavento, eppure La cosa mi ha terrorizzato.
E la paura che mi ha suscitato mi ha fatto venire voglia di analizzarlo al microscopio. Per quale motivo quel film mi terrorizza? Credo che la ragione sia questa: ci sono questi uomini intrappolati in un centro di ricerca nell’Artico e uno, o forse più di uno, di loro è questa Cosa e finirà per divorarli tutti. Nessuno può sapere chi è davvero l’altro, se la persona che ha sempre conosciuto o la Cosa. E il film rende questa paranoia così palpabile, così reale che diventa quasi un altro personaggio. Pura paranoia. Sono intrappolati nell’Antartide, in un rifugio, e quindi la paranoia non fa che rimbalzare su quattro pareti. E proprio perché non ha nessun altro posto dove andare, attraversa la quarta parete e arriva al pubblico. Guardando La cosa ho iniziato a sentirmi esattamente come si sentivano i personaggi del film.
Quando ho iniziato a scrivere Le iene, volevo riproporre questo aspetto. Ho voluto intrappolare quei bastardi in un magazzino, facendo in modo che nessuno potesse fidarsi di nessun altro. Volevo che anche nel mio film la paranoia rimbalzasse su quei muri e spero sia riuscita ad arrivare al pubblico.
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