Come sempre succede in vista dell'uscita di un particolare film nei cinema italiani, HorrorMagazine si appresta a dedicare alcune pagine di approfondimento all'opera in questione. Questa settimana tocca a White Noise, e la prima parte del viaggio è dedicata alla pellicola stessa.
Il film nasce come tipico progetto a produzione mista (ben tre le nazioni coinvolte: Canada, Gran Bretagna e USA) aiutato dall’enorme potere distributivo della Universal. Finalmente, dal 27 maggio, anche il pubblico italiano avrà l’occasione di poterlo vedere in tutte le sale del Paese.
Lo sceneggiatore Niall Johnson, al suo primo lavoro importante dopo un esordio con una commedia/dramma sui rischi degli scambi di coppia (The big swap, 1998), sceglie di affrontare un argomento controverso e relativamente poco conosciuto come gli Electronic Voice Phenomenon.
Jonathan Rivers è un architetto che ha tutto dalla vita: una moglie magnifica, autrice letteraria di successo, un figlio (dal primo matrimonio) vispo e in gamba, un ottimo lavoro, una splendida casa e nessuna nuvola all’orizzonte. Quando la moglie sparisce, e per alcune settimane non si riesce a capire se sia stata rapita o se sia aaffogata, l’uomo cade nella più profonda depressione, aumentata dal fatto che ne viene ritrovato il cadavere qualche tempo dopo.
In tale stato di debolezza psichica Jonathan si aggrapperebbe a tutto pur di sopravvivere, e quando viene introdotto ai fenomeni EVP l’architetto impiega ben poco a credere ciecamente a questo mondo fatto di voci confuse e ombre che emergono dai televisori non sintonizzati. Ma le cose si complicheranno con l’entrata in scena di spiriti (o uomini?) malvagi…
Geoffrey Sax, il filmaker, ha alle spalle una lunghissima carriera come regista televisivo e spesso la sua strada ha incrociato quella dell’orrore e del fantastico (Van Helsing Chronicles, Doctor Who…) mentre nel cast degli attori spiccano su tutti i nomi dei due protagonisti.
Michael Keaton è un veterano con più di una quarantina di titoli in curriculum e pellicole quali Batman – Il ritorno, oppure Beetlejuice - Spiritello porcello rimarranno a lungo nella memoria dei fan.
Anche Deborah Kara Unger è un volto noto all’interno della cinematografia noir e del brivido, con film come Crash, The Game o Fear X a segnare i punti di maggiore interesse.
Girato quasi interamente a Vancouver, White Noise ha riscosso negli USA un buon consenso di pubblico (arrivando, al momento, alla ragguardevole cifra di più di 56 milioni di dollari) mentre l’accoglienza riservatagli dalla critica è stata tiepida, con recensioni che difficilmente si sono spinte oltre la soglia della mediocrità.
Tutti gli spettatori italiani potranno dire la loro e sapere qualcosa di più sul misterioso fenomeno dell’EVP a partire da venerdì prossimo!
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