- Castello di Trani
- Castello di Monte Sant'Angelo
- Castello di Monopoli
- Villa Gullì
- Il casolare di S.Lucia
- Pentidattilo
Ultimo appuntamento con le Vacanze da brivido di Horror Magazine.
Chiudiamo il nostro tour per l'italia dei fantasmi con due regioni straordinarie, la Puglia e la Calabria.
Andiamo a scoprire che spettri ci offrono.
Cominciamo dalla Puglia terra famosa per il mare, il buon cibo e l'arte ma che offre delle belle gite da brivido.
Castello di Trani
Il Castello di Trani è uno dei posti più affascinanti della penisola. Le sue mura a ridosso del mare furono edificate per volere di Federico II di Svevia.
A rendere ancora più interessante una gita in questo bel posto, c'è il fantasma di Armida. La leggenda narra che la donna si trovasse nelle segrete dell’edificio per volere del marito. Scoperta la relazione della moglie con un cavaliere e reso folle dalla gelosia, l’uomo pugnalò l’amante e rinchiuse la dama in una cella dei sotterranei. La morte di Armida arrivò per gli stenti e, dal quel momento, il suo spettro con gli occhi azzurri e con lunghi capelli neri, che indossa un vestito grigio scuro, evita il più possibile il contatto con l’uomo. Ma lo stesso potete avventuravi alla ricerca dell'anima sconsolata.
Castello di Monte Sant'Angelo
Presso Monte Sant'Angelo, provincia di Foggia, si erge il bel maniero che prende il nome dal paese.
Il fantasma di Bianca Lancia, una nobile donna amante di Federico II, si aggira tra queste mura. L'imperatore era molto geloso di lei, tanto che il castello fu costruito proprio per tenerla reclusa, fino a quando, stremata dalla solitudine, la dama decise di porre fine alle sue sofferenze gettandosi da una torre. Nel punto esatto in cui la donna si lanciò pare sia cresciuta una pianta selvatica dell’identico colore della veste che lei indossava. Durante i mesi più freddi dell’anno, lo spettro fa sentire tutta la sua disperazione: in tanti hanno potuto ascoltare i suoi lamenti e il suo pianto.
Castello di Monopoli
Il Castello di Monopoli, Bari, è un'altra affascinante rocca poggiata sul mare, voluta dall'imperatore Carlo V durante la dominazione spagnola.
Tantissimi sono gli avvistamenti del fantasma della Dama col tamburo, a signor cu tàmborr. La donna in questione, esile e delicata, vestita di bianco, suona il tamburo aspettando il suo uomo che, vittima di un naufragio, non tornò più da lei. La stragrande maggioranza dei cittadini e dei pescatori del posto, ancora oggi, dice di sentir provenire dall'interno della fortezza il suono di un tamburo.
Passiamo all'ultima regione da visitare: la straordinaria Calabria che non è tutta peperoncino e liquirizia, infatti nasconde segreti terrificanti!
Villa Gullì
Vino a Reggio Calabria si trova la spaventosa e infestatissima Villa Gullì, chiamata la casa dei fantasmi!
La nobile famiglia Gullì la fece costruire nel 1753 e dopo una lunga storia fu definitivamente abbandonata nel 1943. La casa è conosciuta da tutti gli abitanti della zona e in tanti hanno potuto vedere lo spettro di un uomo magro, vestito di nero, vagare tra le stanze in rovina; altri dicono di aver udito un pianoforte suonare e una voce di bambino chiamare la madre, altri parlano del rumore di cavalli al galoppo e gemiti. La dimora è inquietante e carica di energie di ogni tipo e da spiriti che appaiono solo durante le notte. Tra essi il fantasma di Vincenzo, ultimo dei proprietari che morì tra le fiamme probabilmente ucciso dai nazisti.
Il casolare di S.Lucia
Questo è un altro posto il cui non è possibile non aver paura, ovvero il casale sulla strada che da Orto Matera porta a Santa Lucia di Castrolibero, Cosenza.
Questo vecchio posto abbandonato, da cui tutti stanno alla larga, è davvero molto inquietante. Secondo le voci popolari qui si sarebbe ucciso un ragazzo. Alcuni dicono di sentirci voci e rumori. Alcuni sensitivi hanno ricevuto strane energie ed gli occultisti ne hanno fatto luogo per sedute spiritiche. Molte sette hanno provato a evocare il fantasma del suicida. Chi ha partecipato afferma di essersi sentito senza fiato, di aver udito urla e pianti.
Pentidattilo
Pentedattilo, posto incantato che sembra uscito direttamente dalla mente di J. R. R. Tolkien, è una frazione del comune di Melito Porto Salvo, Reggio Calabria.
Affascinante e pieno di mistero, il borgo ha un nome che deriva dal greco penta daktylos, ovvero cinque dita.
Sotto il dominio degli Alberti qui ebbe luogo uno degli eventi più sanguinari della storia calabra: un efferato massacro per il quale questa rupe ha avuto l’inquietante soprannome di mano del diavolo.
Siamo nel 1686, quando la famiglia degli Alberti aveva come principale rivale la famiglia degli Abenavoli. Si sarebbe dovuto celebrare un matrimonio in grado di portare pace tra le due casate. Ma l'idea non piacque all'amante della promessa sposa che la notte prima delle nozze si introdusse nel borgo trucidando il rivale e torturando e colpendo a morte chiunque altro si trovasse nel castello, persino un bimbo di soli 9 anni. La vendetta fu altrettanto sanguinosa, gli esecutori del massacro furono decapitati e le loro teste vennero appese sulle mura.
Ecco perché il bellissimo paesello pullula di fantasmi senza pace!
In più Pentedattilo è un paese completamente abbandonato, a seguito di alcuni terremoti, quindi ancora più pauroso. Il meglio lo regala all'imbrunire, quando tra le rocce che lo circondano il vento si muove sinuoso e ricrea gemiti e lamenti, favorendo la suggestioni dei visitatori. Sicuramente un visita a questa perla dell'inquietudine è un'esperienza toccante. Gli spettri dimorano in questo villaggio senza anime vive, ma sono visibili soprattutto nella notte del 16 aprile di ogni anno, quando si aggirino per il vie del borgo strane ombre, simili a madri che fuggono tenendo per mano i loro figli, mentre persone armate di coltello li rincorrono per ucciderli.
Ideale per trascorrere una giornata indimenticabile!
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