Brutale, ironica e violenta quanto basta per accontentare anche i lettori dal gusto più estremo: questa è la nuova graphic novel intitolata Sunshine Doom 1971, edita da Cut-Up Publishing, con soggetto e sceneggiatura di Andrea Amenta e Stefano Cardoselli, autore anche dei graffianti disegni.
La prefazione è firmata da Paolo Di Orazio.
Questa storia hard boiled ha moltissime qualità, in primis il ritmo, così rapido e preciso da renderla potente come un colpo di pistola sparato dritto nella testa del lettore. Le vignette sono un'esplosione che innesca deflagrazioni violentissime, una catena di eventi crudi, spietati che lasciano a bocca aperta. Il lettore non ne può uscire, deve continuare ad assistere a questo vortice di follia malata, ambiento a Stone Crow City, in una rovente estate texana.
I protagonisti sono tre. Apre le danze un pazzo visionario certo di essere il cavaliere dell'apocalisse, con la sentitissima missione di portare sulla terra morte e distruzione, tramite un fucile Remington a canne mozze con inciso la parola salvation con cui fa schizzare teste in ogni dove: è autore di stragi totali, senza senso, che colpiscono come bombe, disintegrando tutto e tutti.
Assolutamente da non perdere, soprattutto per gli appassionati dell'horror più intenso, la sua escalation di crudeltà! Qui il nero è infinitamente nero: allucinazioni al sangue, cervella sparse ovunque. Non vi verrà risparmiato nulla. Sarete spettatori del male assoluto, divinamente esaltato dai disegni forti e netti di Cardoselli, realizzati con stile essenziale e grintoso.
Al secondo personaggio che incontriamo non è andata certo meglio con la pazzia. Si tratta di un ex soldato su cui le battaglie in Vietnam hanno lasciato cicatrici indelebili. L'uso di droghe fatto in guerra gli ha danneggiato la mente, non ricorda nulla, la sua è una vita rimossa, buio completo. Inoltre teme di essere vittima di allucinazioni. Ma sarà davvero così?
La sua spassosa visione è infatti la protagonista assoluta, la Morte. Peraltro una delle migliori morti apparse in un fumetto: è divertente, addirittura comica. Un cinico peperino, tutta battute, ossa e ironia, che accompagna il veterano, pagina dopo pagina, verso ciò che si dovrà compiere. Un personaggio magistralmente riuscito, anche in questo caso esaltato dai tratti rudi, sporchi, del disegnatore, e che ha anche il compito di cadenzare la vicenda facendo in modo che non risulti mai pesante.
In Sunshine Doom 1971 è la Morte a far sorridere e a rendere anche la brutalità estrema sopportabile, ed è grandioso!
Scritta molto bene, accattivante, a tratti psichedelica, con disegni incisivi, tenebrosi ed enigmatici, che trasudano disperazione, questa bellissima opera che vi lascerà incollati e con la bocca aperta. Scontri, duelli e spari non cessano nemmeno per un attimo, in un crescendo dal sorprendente finale, in tono con tutto il racconto, sarà infatti è uno scoppio da godersi con un sorriso amaro, un'ultima detonazione che spazza con disumana durezza ogni speranza.
Una lettura consigliata a chi ama le emozioni forti e non ha paura delle esplosioni dirompenti.
Da non perdere, di certo non deluderà!
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