Dall’infanzia al processo creativo che ha portato alla rivoluzione definitiva della terza stagione di Twin Peaks attesa per 25 anni… la vita, le opere e le strade oscure di David Lynch, il più importante e influente cineasta vivente della storia del cinema.
La conoscenza e il sapere che irradia di luce e tenebra, l’intensità con cui il regista di Missoula ha vissuto la sua vita riempie le pagine di questo saggio politicamente scorretto, sulfureo, ironico e toccante, dalla gioventù, irripetibile momento di slancio che plasma l’avvenire, allo stupore per ogni cosa che nutre l’anima. Il cinema come musica scelta da Lynch per ballare il suo futuro, la ribellione e l’individualismo che separa la vita dall’ignavia, un personalissimo percorso creativo per attraversare il fiume dell’esistenza. Dalle opere pittoriche anticonformiste che lo mettono al riparo dal belare, agli esordi con i primi disturbanti corti che sanguinano e portano a Eraserhead e alle lacrime nella Londra vittoriana – con un vasto approfondimento fissato nell’anno 1888 sulla tenebra dell’essere umano – di The Elephant Man, le smorfie di Dune, l’orgoglio di Velluto Blu e la spudoratezza di Cuore selvaggio, fino al luogo dove il vento invoca il suo nome: Twin Peaks, quando il cinema è entrato per la prima volta in una serie tv e nelle case di milioni di persone.
E ancora Fuoco cammina con me!, Hotel Room, il perverso Strade Perdute, il dolcissimo soffio di vita di Una storia vera, Mulholland Drive e INLAND EMPIRE, perfetta manifestazione di un modo di raccontare per immagini inimitabile e irraggiungibile.
Inoltre i frammenti di The Cowboy And The Frenchman, Industrial Symphony no.1, Lumière e DumbLand, fino all’esperimento del video-concerto Duran Duran e una ampia parentesi sul Lynch musicista.
Per chiudere, il capitolo fiume sull’ultima stagione di Twin Peaks, summa del percorso creativo e di vita dell’artista statunitense.
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