In corso a Cagliari presso il Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto, la mostra Strumenti di tortura dall'epoca romana ai giorni nostri si propone come una denuncia e un atto d’accusa contro la tortura, la pena capitale, e qualsiasi trattamento inumano o degradante, atrocità che appartengono purtroppo ancora all’attualità, oltre che al passato.
Con l’appoggio di istituzioni quali Amnesty International e le Nazioni Unite, l’iniziativa si presenta come parte di un più ampio progetto comprendente convegni, incontri e rassegne, allo scopo di richiamare l'attenzione su quei paesi del mondo nei quali restano lontani i valori della democrazia e del rispetto dei diritti umani.
Visitabile fino al 26 giugno, l’allestimento curato da Aldo Migliorini vede in esposizione un centinaio di pezzi di notevole valore, provenienti dal Museo Storico della Tortura di San Gimignano, in Toscana.
Nella collezione trovano grande risalto gli strumenti, raccolti in ogni parte d’Europa, creati per strappare confessioni durante i processi sommari della tristemente nota Santa Inquisizione.
Non si tratta soltanto di marchingegni per il tormento del corpo, ma anche di supplizi psicologici studiati per umiliare l’accusato privandolo della dignità, per esempio attraverso le cosiddette “maschere di derisione”, munite di grotteschi particolari come musi animali e orecchie d’asino.
Strumenti di tortura dall’epoca romana ai giorni nostri
Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto
Cagliari, Via Santa Croce 18
Orario: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20
Informazioni: tel. 0706402115
E-mail: ilghetto@tiscali.it
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