Lo schermo immaginario: scritti cinematografici fuori dal coro è l’ultima fatica editoriale di Riccardo Rosati. Quattordici anni di scritti, tra recensioni e saggi, sul cinema fantastico.

Questo libro fa il punto su di un percorso di mutazione, stilistico e intellettuale, di chi la settima arte non l’ha vissuta nel cicaleccio dei circoli festivalieri, né dietro cattedre che propongono perlopiù film a uso e consumo degli studiosi, tradendo, in tal modo, l’essenza stessa di questo popolare medium artistico. Non è certo un mistero che l’ambiente cinematografico sia quasi completamente avvolto dal manto del Pensiero Unico, pregiudicando sia una critica adatta a comunicare col pubblico, che a incoraggiare una ricerca indipendente.

In queste pagine si legge come siano state sempre sostenute determinate idee, persino quando scomode e impopolari, il che porta inesorabilmente a essere controcorrente. Poco interessa il riscontro che queste riflessioni potranno avere tra i “colleghi” critici cinematografici, i quali spesso considerano il genere come qualcosa di deteriore, ancor di più se poi si tratta di storie “non mimetiche” (fantascienza, fantasy e horror).

L’intento principale di questo viaggio all’interno di film così diversi è quello di sollecitare nello spettatore una visione più cosciente del cinema e, al contempo proporre determinate teorie analitiche a di fuori del ristretto ambito settoriale. Nonché una metodologia talora più vicina agli studi letterari che a quelli cinematografici. 

LO SCHERMO IMMAGINARIO: SCRITTI CINEMATOGRAFICI FUORI DAL CORO

di Riccardo Rosati

pag. 184

€ 14,00