Girovagando online troverete un simpatico contest per un viaggio in Transilvania che mi ha permesso di entrare in contatto con l'unico discendente di Bram Stoker, colui che diede vita (si fa per dire) al vampiro per eccellenza, l’immortale Vlad, il Conte Dracula. Nella sua folle genialità, prima di scrivere Dracula, Stoker approfondì a lungo le proprie conoscenze sul folklore e i miti legati ai vampiri in Europa, eppure non viaggiò mai personalmente, se non con l’immaginazione. È grazie a lui che la Transilvania è stata rivestita di quel gotico romanticismo che tanto ci affascina e che ci riporta al tema centrale. Romanticismo amato e condiviso anche dal diretto discendente di Bram, Dacre Stoker, che ho avuto la fortuna di intervistare.
Benvenuto su Horror Magazine. Quale pensa che sia il significato di Dracula, e quale il suo messaggio oggi?
Dracula ha molti significati, e questo spiega perché il personaggio del Conte che nacque circa 119 anni fa in letteratura (il libro fu pubblicato nel 1897) ha lasciato il segno ed è ancora così forte ad oggi.
Prima di tutto l’immaginario vampiro chiamato Conte Dracula è universale perché è stato basato in origine sulla mitologia del tempo e sulle superstizioni che poi erano parte di quasi ogni cultura nel mondo. Questo immaginario basato sulla realtà è il motivo per cui le persone possono in qualche modo identificarsi con l’idea della possibilità che i vampiri esistano.
Una volta la superstizione (dei vampiri ndt) era fatta per vivere nei libri, negli spettacoli teatrali, nei film, o con i giocattoli, i costumi, i giochi e la musica, diventando così parte della cultura popolare, e per questo motivo le persone non si sono mai veramente chieste da dove venisse. Dracula ha creato il suo proprio senso della realtà… spaventoso come potrebbe essere.
Alcune persone hanno anche cominciato un “gioco di ruolo” e quindi hanno creduto di aver bisogno di prendere sangue dagli altri per sentirsi meglio e sopravvivere.
Voglio dire, attualmente i vampiri trascendono la finzione per entrare a far parte di un vero e proprio stile di vita alternativo.
Come mai Dracula è una storia immortale e cosa significa esattamente “immortalità” secondo la sua opinione?
Il tutto parte dal concetto del mito originale, il vampiro era la creatura non-morta per eccellenza, non morto e in attesa di andare in paradiso o all’inferno, come vengono classificati nelle nostre religioni tradizionali i mondi dell’aldilà. Nonostante ciò, il vampiro è in questo perenne stato di non-riposo, cerca costantemente il modo per trovare pace o tornare alla vita bevendo sangue, attraverso il quale si nutre della forza vitale delle persone vive. Ovviamente, i vampiri non sono soggetti alle leggi tradizionali della vita e della morte come noi, perché sono immortali. Per separarli dalla propria esistenza eterna, devono infatti essere uccisi con determinati rituali: decapitati, aglio dentro le teste, paletto nel cuore, colpiti da un proiettile nella bara, cuore strappato o bruciati spargendone nella terra le ceneri.
In onore di Halloween, mr Dacre Stoker ha indetto un concorso molto particolare ed interessante, di cui potrete trovare dettagli QUI.
“Mi chiamo Dacre Stoker, sono il pronipote di Bram Stoker, autore del leggendario romanzo di Dracula. Sono un esperto di vampiri e un appassionato sostenitore dell’opera del mio pro-pro-zio…” così esordisce, nel suo invito al contest per passare la notte più dark dell’anno nel Castello del Conte in Transilvania.
Ci dica qualcosa in più di questo insolito concorso.
Il concorso indetto da Airbnb per passare la notte di Halloween nel Castello di Bran è un brillante e attraente evento che ha creato un enorme interesse in tutto il mondo. Pensate che nei primi 3 giorni di concorso ci sono state circa trentamila iscrizioni. La sfida lanciata consiste nello scrivere un piccolo brano raccontano cosa direste a Dracula se lo incontraste nel Castello di Bran. Ho preparato un dettagliato script sulle attività previste in Transilvania per i vincitori del contest, che includono la corsa in carrozza verso il castello, una lettera firmata dal Conte Dracula, insomma l’intero evento è stato pensato per creare un'atmosfera del tutto simile a quella dell’esperienza vissuta da Jonhathan Harker al suo arrivo in Transilvania. I vincitori avranno inoltre diritto ad un tour del castello, e spiegherò loro la vera storia della scrittura del romanzo Dracula da parte di Bram Stoker, come apprese del Castello di Bran e perché divenne il suo modello per il Castello di Dracula. Sarà detto molto anche dell’origine del mito del vampiro in Transilvania, e della vera storia di Vlad Dracula III. Quindi i due ospiti potranno gustare una tipica cena nello stesso stile di quella consumata da Jonhathan Harker, e alla fine potranno dormire in due comode bare!
Halloween nasce dall’antica tradizione celtica di Samhain. Poi sono arrivati vampiri, mostri, ecc. Cos’è veramente Halloween per lei?
Mi piace l’idea originale di pagare un tributo di rispetto agli spiriti dei morti durante Halloween. La storia della mia famiglia trova le sue origini negli antichi druidi in Irlanda, perciò sono molto interessato nella comprensione del mondo spirituale. Allo stesso tempo, capisco come la cultura moderna abbia cambiato Halloween che è diventato una festa commerciale, un’occasione per guardare film dell’orrore e vestirsi con maschere spaventose. Devo dire che per me, è anche il periodo più denso di impegni dell’anno, perché ricevo le più svariate ed interessanti richieste per comparire ad eventi e firmare libri in tutto il mondo.
La ringrazio per essere stato con noi e le faccio un’ultima domanda. Mina e Lucy sono due donne molto diverse tra loro e allo stesso tempo rappresentano due facce della stessa moneta. Mina è a sua volta il volto di un’altra antica anima, il primo amore di Dracula. Che ne pensa?
Mina è la donna “nuova”, intelligente, attraente, e in più ha il potere di prendere decisioni. Potremmo fare un parallelo tra il personaggio di Mina descritto nel romanzo Dracula e quello raccontato nel film di Coppola del 1992, abbiamo due caratterizzazioni piuttosto differenti. Devo dire che a me piacciono molto entrambe, tanto che sequel che ho scritto insieme al mio co-autore Ian Holt, abbiamo fuso i due personaggi, Mina è forte e potente e ha un grande conflitto interiore rispetto all’amore del Conte.
La Mina del romanzo ha molto della moglie di Bram, e molto di sua madre. Entrambe donne molto forti, nel romanzo Mina fa da collante alla storia attraverso i suoi diari, ed è capace di usare macchinari moderni come la macchina da scrivere, questo la aiuta a mettere da parte ogni appunto, lettera e pagina di diario degli altri personaggi della storia. È anche la sola a venire ipnotizzata da Van Helsing perché si possa scoprire cosa sta facendo il Conte e dove è fuggito. Dunque è attraverso la mente di Mina che la verità viene fuori, la scienza moderna deve solo scardinare il lucchetto e liberare il potere della mente.
Mina è la sola che aiuti i personaggi maschili a chiarire e focalizzare cosa sia e quanto sia terribile un vampiro.
Nel film di Coppola del 1992, non c’è dubbio che lei provi amore ed interesse per la triste anima del Conte Dracula. Egli è maledetto dalla propria immortalità, dunque non potrà raggiungere il suo amore fino a che anche lei non sarà trasformata in vampiro.
Lucy incarna invece l’opposto, la persona mondana, non professionale, è molto sensuale e si diverte ad avere corteggiatori, ma la più realistica è Mina; è quest’ultima il modello della donna nuova nella società post Vittoriana, e la donna nuova può essere sensuale, ma è certamente anche intelligente, attraente e allo stesso tempo rispettata dagli uomini.
Ringraziamo ancora Mr. Dacre Stoker e concludiamo ricordando alcune semplici regole per gli amanti dei vampiri che festeggeranno la notte del 31 nel Paese di Dracula:
– Niente aglio, per favore.
– Siete pregati di lasciare l’argento a casa.
– Non incrociate le posate. Anzi, per favore evitate di incrociare qualsiasi cosa.
– Chiudete tutte le tende prima dell’alba.
– Fate attenzione ai pipistrelli nella torre del castello.
– Sappiate che il conte non è un fan dei selfie allo specchio.
Del resto, ogni castello ha le sue regole…
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