Ricerca: «naomi era una ragazza alta e bella. incredibilmente bella. aveva la pelle caffelatte e gli occhi grigio-azzurri. aveva i capelli biondo-cenere e lisci. e lunghetti, diciamo fino ai gomiti, ma se li teneva raccolti in piccole treccine con nastrini colorati.»
Dylan Dog Color Fest 19: Favole nere
4 su 5
di Mauro Uzzeo, Federico Rossi Edrighi, Nicolò Pellizzon, Alberto Pagliaro, Isabella Mazzanti,
2016, Sergio Bonelli Editore
Intervista a Ruggero Deodato
Horror Magazine ha intervistato per voi Ruggero Deodato. Ripercorriamo con Monsieur Cannibal la sua lunga ed eterogenea carriera, sempre caratterizzata da una piena libertà espressiva, dagli esordi fino all'ultimo Ballad in Blood. Regista inimitabile, ha influenzato come pochi altri una nuova generazione di cineasti a livello internazionale.
Leggi#UnVoltoPerMaria 11
Racconto di Miller Gorini
"Ognuno ha i suoi demoni. Sì. E l'ispettore ne aveva alcuni che l'andavano a trovare sprovvisti di preavviso. Erano parenti alla porta senza permesso".
LeggiIntervista a Miskatonic University
In un mercato editoriale ormai sempre più vessato dalla crisi e in cui l’horror spesso latita, trovare delle librerie come quella di Miskatonic University, bellissima libreria di Reggio Emilia promotrice di eventi culturali incentratri “sull’oscuro e sul terrore” è sempre un piacere. All’interno di questa bella realtà italiana è possibile trovare un vasto assortimento di libri horror, vecchi e nuovi, dai grandi classici ai nuovi horror di ultima generazione sia italiani sia stranieri.
Abbiamo incontrato i due gentilissimi e molto preparati gestori, Giulia e Andrea, per una chiacchierata sulla loro libreria e per parlare del nostro genere preferito.
Squartati per voi: La ragazza della porta accanto
Sabato 14 alle ore 1.50 su Horror Channel!
Leggi9. Verde come la laguna: Intervista a Claudio Vergnani e Marco Mastrazzo
"Vincendo l’indecisione le avevo allora domandato come si chiamasse.
– Regina – aveva risposto. La sua voce era un ronzio ipnotico, ma imperioso. Vi era contenuta una forza sorda, viscerale, molto controllata.
Ma questo me lo dico ora, che so di più; sul momento vi percepii soltanto il vibrare di una energia animale quale non avevo mai conosciuto prima".
(Da: “Verde come la laguna” di Claudio Vegnani, in Horror Lovers, Cordero Editore)
6. Amami: Intervista a Marco Dominici e Emanuele Simoncini
Anna si svegliò nel buio, un po’ di luce c’era, quel tanto che bastava
per rendersi conto che David non era a accanto a lei. Sicuramente
era in bagno. Chiuse gli occhi cercando di riaddormentarsi.
Passò in uno stato di dormiveglia in cui la foto della prima moglie
di David le appariva, lo sguardo della donna era cambiato, ora alla
disapprovazione era sopraggiunto l’odio, un odio feroce. Quando
riaprì gli occhi, la foto era sempre lì e aveva il solito sguardo, ma
David ancora non era tornato".
(Da: “Amami” di Marco Dominici, in Horror Lovers, Cordero Editore)
5. Exeat: intervista a D.F. Lycas e Marco Zorzan
"Liah mi sveglia con il suo tocco lieve. Le dita sottili come zampe
di ragno. I capelli sciolti che mi sfiorano il viso.
È bellissima, pura e algida come modellata nella neve. In trasparenza
scorgo le sagome opache dei suoi organi, la fitta rete delle linee vitali.
– Ascolta – dice, senza pronunciare alcun suono.
Allo stesso modo le rispondo.
– Che cosa?
– Shh. Ascolta."
(Da: “Exeat” di D.F. Lycas, in Horror Lovers, Cordero Editore)
4. Il divoratore di cadaveri: intervista a Paolo Di Orazio
"Un film visto dietro una coltre di urina.
L’immagine brucia gli occhi più di quanto possa il sole.
Veronica.
È il ricovero terreno e spirituale di Isaia.
Lei è accanto a lui, assieme immersi in un lontano mattino d’estate
fra grano verde e pollini. Lei ride portandosi la mano alla bocca. Un
gesto che commuove Isaia. Lui vuole accarezzarle il volto, ma il
polso è bloccato da una catena. Veronica vede la catena e fugge via spaventata. Scompare dietro l’orizzonte".
(Da: “Il divoratore di cadaveri” di Paolo Di Orazio, in Horror Lovers, Cordero Editore)
Il piccolo chimico 4
Racconto di Emanuele Corsi
"Tu segui la strada che ti faccio vedere, bella larga e assolata, e non ti capiterà niente”. Non l’ho fatto, è vero. Ma non potevo mica farmi fregare lo zaino così...
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