“Molto spesso una partenza difficile della vita è il preludio di una grande vita. È il caso dello scrittore che dopo grandi difficoltà nell’adolescenza e nella gioventù, comincia a scrivere dei grandi romanzi e vende 500 milioni di copie. E forse da lì inizia la parte più difficile della sua vita, perché questo, come spesso accade,
gli porta droga, alcool e difficoltà a convivere con un successo ‘terribile’, perché Stephen King ha avuto un successo terribile”. Così Enrico Ruggeri annuncia la puntata de Il Falco e il Gabbiano in onda, oggi, mercoledì 2 marzo alle 15.30 su Radio 24 dedicata al famoso scrittore Stephen King.
Se nessuno può conoscere le origini di un talento, possiamo di certo dire che Stephen King ha avuto un'infanzia anomala e che questo potrebbe essere uno dei fattori che in qualche modo lo hanno formato. A causa di una malattia, il piccolo Stephen trascorre il primo anno delle elementari a letto o in casa leggendo tonnellate di fumetti e decine di raccapriccianti storie di animali o libri di Jack London fino a quando, a soli sei anni, lui stesso non inizierà a scrivere racconti per conto suo. Come è possibile? In questa infanzia piuttosto stravagante dobbiamo ricordare che sebbene King nasca nel 1947, la televisione in casa sua arriva solo 11 anni dopo, nel 1958. Lo scrittore che noi conosciamo oggi ha dichiarato molto spesso di essere stato un privilegiato perché ha imparato a leggere e scrivere prima di imparare a guardare la televisione.
Spronato fin da piccolo dalla mamma e successivamente sempre sostenuto dalla moglie, da modesto insegnante di liceo Stephen King è diventato uno dei maestri dell'horror più letti e riconoscibili di tutti i tempi. Le sue storie sono best seller che hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick e Brian De Palma. Ha dato vita a romanzi come Carrie, Shining e Misery. E sebbene sia stato dipendente da alcool e droga e vittima di un grave incidente stradale, ha mantenuto sempre il suo spirito ironico e la sua determinazione.
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