Dal classico castello inglese in cui si consumano malvagi esperimenti, ad apparizioni prodigiose nelle terre delle Mille e una notte, per arrivare a
scenari più insoliti come le fredde terre norvegesi teatro di rivolte operaie o i boschi incantati dell’assolata Spagna. Quattro scenari per altrettante storie del sovrannaturale in cui si fondono la tradizione ottocentesca, il gusto
per il macabro delle riviste pulp e la spiccata fantasia di uno dei più grandi maestri dimenticati del racconto italiano dell’orrore.
In questi Racconti dell’occultismo, pubblicati per la prima volta nel 1949 dall’editore Nerbini, e adesso riproposti nella collana Generi di Cliquot, Vasco Mariotti rinuncia ai suoi consueti intrecci polizieschi per dare libero sfogo alla sua passione per l’orrorifico, il magico e il fiabesco scrivendo un fondamentale capitolo nella storia del gotico italiano.
Con la prefazione di Federico Cenci.
Vasco Mariotti (1906-1962), autore fiorentino dalla penna poliedrica, si è dedicato
soprattutto alla scrittura di romanzi di genere, spaziando dal giallo al romanzo storico, da quello di avventura al mystery, spesso fondendo e mescolando i generi. Tra le sue opere più famose ricordiamo L’uomo dai piedi di fauno (1934) e La valle del pianto grigio (1935),pubblicati in prima edizione nei Gialli Mondadori, La catena spezzata (1941), Il fabbricante di meraviglie (1942), Il mistero dei 3 Cosimo (1949) e i quattro Racconti dell’occultismo (1949) usciti per conto della fiorentina Nerbini.
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