Cinque film in undici anni, Alien 3 (1992), Se7en (1995), The Game (1997), Fight Club (1999) e Panic Room (2002), l'hanno imposto come uno dei più apprezzati filmmaker in circolazione, eppure, dopo il mezzo flop della sua ultima pellicola, un'opera comunque superiore al 90% dei thriller in circolazione oggi, David Fincher sembrava scomparso nel nulla. È però tornato recentemente a far parlare di sè e di alcuni suoi nuovi progetti.
Il regista quarantatreenne sarebbe al momento al lavoro su Benjamin Button, un film tratto da un racconto del famoso romanziere F. Scott Fitzgerald (Il grande Gatsby, Tenera è la notte) e sceneggiato da Eric Roth (Forrest Gump, Alì). Descritta come romantica e dark, la pellicola getterebbe uno sguardo da un'angolatura decisamente particolare sul tema della morte e della mortalità. Benjamin Button potrebbe essere girato quest'estate e finire nei cinema mondiali nel 2006.
Fincher sarebbe inoltre in trattative con la Phoenix Pictures per lavorare su Zodiac, una pellicola incentrata sullo Zodiac Killer, uno dei più famosi serial killers americani. Lo Zodiac Killer, in "azione" in California a partire dal '66, contribuì, insieme agli orribili omicidi legati alla famiglia di Charles Manson, a traghettare l'America dal decennio hippie di pace e amore ai più duri e crudi anni '70.
Del film Zodiac sarebbe quasi pronta una prima sceneggiatura, scritta da Jamie Vanderbilt (Basic, Al calare delle tenebre), basata sui saggi Zodiac e Zodiac Unmasked di Robert Graysmith, un autore già noto per aver scritto il The Murder of Bob Crane usato poi da Paul Schrader nel 2002 come soggetto per il suo discreto Auto Focus.
Il film non sarebbe incentrato sulla figura del killer, ma sull'ossessiva ricerca degli agenti incaricati di catturarlo e sugli effetti distruttivi che questi continui (e infruttuosi) tentativi avranno sulle loro vite private.
19 commenti
Aggiungi un commentoOh, avevo noleggito la cassetta, maquella sera la mia cara sorellina stava dando una festiccioola con le sue amiche tredicenni particolarmente arrapate. Mamma voleva che controllassi ogni tanto, giusto per vedere se com'era la situazione, ma era parecchio preoccupata, così mi sono ritrovato a guardare le bimbe con un occhio, e con l'altro il film. Capirai quanto posso averlo seguito.
Poi ho riportato indietro la cassetta senza vederlo, sapendo che prima o poi l'avrebbero dato in tivvù. E quando l'hanno fatto vedere me lo sono perso.
Si, hai ragione, ma credo che se alla fine il tutto si fosse rivelato sì un gioco, ma che quella morte non fosse stata finta e già prevista, avrebbe ribaltato ancora una volta tutto quanto. La pazzia prevista ma incontrollabile, la rottura di un finto destino già scritto, la morte inaspettatta...
Io The Game l'ho visto appena uscito al cinema e mi è piaciuto un sacco (Michael Douglas di solito lo evito), poi non ho più avuto l'occasione di rivederlo e mi piacerebbe anche, dai che stasera scatta il noleggio.....
Il finale mi sorprese alla grande: bocca aperta e sguardo incredulo.
E io che mi stavo preparando al "solito" drammone finale...
Boh, forse sono l'unico che si aspettava ancora quel qualcosa in più, mah...
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID