New Line Cinema presenta il film horror  The Gallows – L’Esecuzione.

Venti anni dopo un incidente che ha causato la morte dell’attore protagonista durante una rappresentazione teatrale scolastica, alcuni studenti della stessa scuola della cittadina decidono di riallestire quell’opera, in un maldestro tentativo di onorare l’anniversario della tragedia. Ma alla fine scopriranno che forse, alcune storie, sarebbe stato meglio non rianimarle...

Gli attori protagonisti del film sono Reese Mishler (la serie web, “Youthful Daze”), Pfeifer Brown (l’imminente “My Many Sons”), Ryan Shoos (“As Night Comes”), e Cassidy Gifford (“God’s Not Dead”), diretti dai registi Chris Lofing e Travis Cluff, che hanno anche scritto la sceneggiatura.

Jason Blum (“Ouija”, le saghe “Paranormal Activity”, “Insidious” e “Sinister”) ha prodotto il film insieme a Guymon Casady con la sua Entertainment 360 (la serie TV “Il Trono di Spade”, “Steve Jobs”), Dean Schnider (l’imminente “Shovel Buddies”, “Hachiko- Il tuo Migliore Amico”), Benjamin Forkner (“The Killing Room”), e Lofing e Cluff. I produttori esecutivi sono Dave Neustadter, Walter Hamada e Couper Samuelson.

 New Line Cinema presenta, una produzione Blumhouse/Entertainment 360/Tremendum Pictures, un film di Chris Lofing e Travis Cluff, “The Gallows – L’Esecuzione. Il film sarà distribuito dalla Warner Bros. Pictures, una società della Warner Bros. Entertainment Company.

La clip "Dietro la porta"

LA PRODUZIONE

Ogni scuola ha il suo fantasma

Nel 1993 uno studente del liceo, Charlie Grimille morì con un cappio al collo in seguito ad uno strano incidente durante la produzione dell’opera teatrale "L’Esecuzione", svoltasi alla Beatrice High School. Venti anni più tardi, sembra che Charlie avrà finalmente la sua chiamata alla ribalta.

E la sua vendetta.

Alla vigilia del revival della commedia, gli studenti Reese, Pfeifer, Cassidy e Ryan passano la notte intrappolati nell’auditorium della scuola, senza la possibilità di chiedere aiuto. Se Charlie avrà la meglio, per i ragazzi potrebbe essere l'ultima notte da vivi.

Scritto, diretto e prodotto da Chris Lofing e Travis Cluff e girato completamente al di fuori del sistema hollywoodiano, il film horror "The Gallows – L’Esecuzione" ha trovato la strada per il grande schermo grazie all'utilizzo da parte dei realizzatori, di un mezzo molto più piccolo - un computer- ed al loro ingegno.

"Sta tornando per me... "

In "The Gallows – L’Esecuzione" quattro studenti delle scuole superiori si trovano in grave pericolo dopo esser rimasti chiusi in un auditorium nella notte. Tre di loro - Reese, Ryan e Cassidy - sono lì per sabotare le scenografie dell’imminente recita scolastica; la quarta persona, Pfeifer, protagonista femminile della commedia, li ha seguiti, sospettando giustamente del loro comportamento.

Indipendentemente dalle loro motivazioni individuali, sembra che Charlie avesse atteso a lungo questa notte.

Per aiutare a indurre un vero senso di paura nei loro membri del cast, che sarebbe poi emersa nelle loro prestazioni, Cluff e Lofing hanno fatto i provini fuori da Los Angeles, e gli attori non sapevano nulla delle location a Fresno, in California, dove si sarebbero svolte poi le riprese, molte strutture delle quali si dice siano infestate. Inoltre, i registi hanno rivelato lo script agli artisti a poco a poco nel corso della produzione, condividendo foto, articoli di giornale e siti web che fanno riferimento alla storia di Charlie Grimille, ed agli annessi incidenti accaduti successivamente alla sua morte.

Per far sì che il materiale fosse ancora più genuino per il cast, i realizzatori hanno attribuito ai personaggi gli stessi nomi degli attori che li interpretavano. Così, Reese Mishler interpreta Reese Houser, Pfeifer Brown è Pfeifer Ross, Cassidy Gifford è Cassidy Spilker e, mantenendo entrambi nome e cognome, Ryan Shoos è Ryan Shoos.

Schnider afferma: "Il fatto che Chris e Travis abbiano deciso di utilizzare i nomi degli attori per i loro personaggi è stata un’idea semplice ma molto intelligente, che fa capire come hanno affrontato l'intero film, ricercando la maggiore naturalezza ed autenticità possibile."

Agli artisti è stato lasciato molto spazio per l’improvvisazione. "Abbiamo mantenuto la sceneggiatura piuttosto scarna, cercando poi degli attori che ci avrebbero messo del loro", dice Lofing. "Il nostro cast aveva grandi capacità di improvvisazione, e hanno davvero dato vita alla scrittura".

Dato che il personaggio di Ryan serve anche in gran parte come narratore-cum-cameraman del film, i realizzatori sapevano che l’attore scelto per il ruolo avrebbe dovuto almeno sembrare un abile operatore di video amatoriali. Lofing spiega: "Eravamo alla ricerca di qualcuno che sapesse far funzionare una telecamera, una persona energica con cui il pubblico potesse identificarsi. Come quell’ amico leggermente odioso che si ha in testa, ma allo stesso tempo divertente e caro. Inoltre nel film è un atleta, quindi in tipico stile liceale, è un ragazzo famoso. Ryan una volta coinvolto, fin dall’inizio ha svolto un ottimo lavoro. Travis ed io abbiamo subito capito che sarebbe stato lui il ragazzo che cercavamo".

Shoos descrive il suo personaggio come "uno dei ragazzi più cool, a suo modesto parere. Fa parte della squadra di football del college, ha una fidanzata affettuosa, ed è divertente".

Riguardo l’onnipresente videocamera legata al personaggio, Shoos dice: "Pensa che le persone amino essere filmate, perciò gli piace riprenderle. Ma in realtà non resiste a metterle in imbarazzo,  farle degli scherzi ed usare un po’ di malizia con i suoi amici".

Sarà proprio questa malizia a metterli seriamente nei guai, nel vero caos... ed in grave pericolo. Shoos racconta: "Ryan convince Reese e Cassidy a distruggere i set la sera prima della rappresentazione teatrale. Così irrompono nella scuola, al fine di abbattere il patibolo, mentre Ryan li riprende con la sua videocamera per tutto il tempo; non si prederebbe per niente al mondo questi filmati. Ma poi accadono delle strane cose: raccapriccianti, paranormali, che non riescono a spiegarsi. I loro telefoni cellulari smettono di funzionare, i set che avevano smontato si ri-assemblano di nuovo, le porte sono improvvisamente bloccate. Le cose degenerano improvvisamente".

Chi considera quella notte la peggiore della sua vita, è il migliore amico di Ryan, Reese. Anch’egli giocatore di football, Reese è anche il protagonista maschile dell’opera teatrale, anche se non ha reali inclinazioni artistiche – ma solo una cotta per la suo co-protagonista, Pfeifer.

Lofing aggiunge: "Reese è un atleta, ma è un ragazzo senza pretese, molto diverso dal suo amico. Prende parte all’opera ma in realtà non vorrebbe. Almeno questo è quello che dice a Ryan, che facilmente immagina che Reese lo faccia solo per star vicino a Pfeifer. Ovviamente su questo lo punzecchia senza pietà, come fanno i ragazzi. E quando escogita un piano per distruggere i set, non è difficile pensare che Reese lo segua a capofitto".

"Reese è il nostro umile eroe", aggiunge Cluff, "un atleta che non è per niente arrogante. Tutti gli vogliono bene; è il tipo di ragazzo che difenderebbe col bastone un nerd vittima di bullismo".

Il suo ruolo nell’opera offre a Reese la possibilità di conoscere qualcosa in più della sfortunata storia del protagonista. Mishler racconta: "Nella produzione del 1993, che appare in uno spezzone nelle prime fasi del film, Charlie avrebbe dovuto interpretare il boia, ma il protagonista quella notte si ammalò, così ne ha assunto il ruolo all'ultimo minuto. C'è stato un malfunzionamento del patibolo, le botole si erano rotte, ed è rimasto letteralmente appeso con il cappio intorno al collo. È morto di fronte al pubblico presente, ai genitori, agli insegnanti ed ai bambini. Ecco perché c’è stata tanta animosità nel rifare lo spettacolo".

Animosità... e voci. "Molta gente pensa che il suo fantasma si aggiri per la scuola", conferma Mishler. "Hanno visto delle cose strane, hanno sentito dei rumori strani. E il mio personaggio è il ragazzo che deve interpretare la parte del protagonista morto in seguito ad un terribile incidente sul palco, quindi è particolarmente delicato per lui".

Presenze soprannaturali e nervosismo a parte, Mishler ritiene che i fan dell'horror non solo apprezzeranno la trama inquietante della storia, ma si immedesimeranno nei personaggi. "Tutti siamo andati al liceo, tutti abbiamo fatto parte di una cricca o di uno sport o di un dramma teatrale. Quindi, si empatizza con molto di ciò che vivono questi ragazzi, e con le emozioni legate a quell'età. Poi, quando le cose cominciano a diventare veramente terribili, ci si sente come se si stesse lì con loro, il che rende le cose ancora più spaventose".

"Reese Mishler è un ragazzo di grande talento", sostiene Lofing. "Incarna perfettamente il ruolo del 'bravo ragazzo'; è davvero in grado di trasmettere quella tipica onestà. Doveva interpretare parecchie scene emotive nel film, che ha svolto in modo eccellente. E' stato bello avergli dato una piccola direzione e lasciare che esprimesse così bene e liberamente la sua emotività".

Tra gli amici di Reese c’è Cassidy, la capo cheerleader nonché fidanzata di Ryan il burlone. Nella scelta del personaggio, Cluff ricorda: "Ci siamo incontrati con Cassidy Gifford, e sia io che Chris abbiamo pensato: 'Beh, lei è proprio perfetta, si adatta notevolmente alla parte. Non può essere così facile averla trovata subito'. Così abbiamo visto altre 20, 30 ragazze prima di renderci conto che avremmo potuto risparmiarci un sacco di tempo se avessimo scelto lei fin dall’inizio. La parte era proprio sua".

The Gallows - L'esecuzione - Teaser Trailer Italiano Ufficiale

Lofing è d'accordo. "Ha apportato molto al personaggio. Come Ryan, anche lei sapeva essere molto divertente in determinati momenti, ma quando doveva essere seria, era molto concentrata, molto intensa in ogni ripresa. Non le ho dovuto dire molto, sapeva cosa fare. E ha fatto un lavoro fenomenale".

Gifford dice: "Sono cresciuto guardando ed apprezzando i film horror, così realizzarne uno era fuori dalle mie aspettative. Ma realizzarlo, in realtà, era molto più impegnativo di quanto avrei potuto immaginare. Questo è probabilmente quello che pensa la gente del lavoro sul genere horror, ma stare sul set, fare riprese notturne circondato da un piccolo cast e la troupe, era in realtà piuttosto pauroso! Essendo una piccola produzione, passavamo molto tempo da soli in un corridoio buio in silenzio. Sentivamo dei rumori, vedevamo delle cose, e tutto sembrava fatto apposta; non dico bugie: mi sono decisamente spaventato più di una volta".

Mentre l’altro personaggio va in giro, lei è la prima vittima designata, quando strani segni cominciano ad apparirle sul collo, anche se nulla - nulla di umano, cioè - la tocchi. "I telefoni non funzionano, le porte sono chiuse; Ryan cerca di calmarla, ma percepisce che qualcosa non va", fornisce Gifford. "Ad un certo momento sono apparsi dei lividi sul collo di Cassidy, e si sente come spinta da qualcosa: ma non c'è nulla. A quel punto, vuole scappare da quel posto. Non è più uno scherzo divertente".

Proprio come Cassidy e Ryan che formano il classico abbinamento cheerleader-atleta, anche Reese è il classico studente delle scuole superiori: ha una cotta segreta per una compagna di classe che sta cercando di nascondere, ma con scarsi risultati. Quando gli è stato chiesto di far parte del cast dell’opera teatrale 'L’Esecuzione' – proprio dall’oggetto del suo desiderio, Pfeifer – intravedendo la possibilità di trascorrere del tempo con lei durante le prove, e di poterle dare il bacio previsto alla fine della recita, la timida stella del football non esita ad accettare.

"Pfeifer è letteralmente una regina del dramma", dice  Lofing sorridendo. "È ossessionata con il teatro, ce l’ha nel sangue. E’ partita da lei l’idea di onorare l'anniversario della sfortunata recita scolastica di cui, naturalmente, ne è la protagonista, l’addetta alla stampa dei programmi, e colei che ha coinvolto l’affascinante star del football nel cast".

Il personaggio, secondo Lofing: "Si ispira ad una coppia di miei amici della scuola superiore. Ho partecipato a qualche rappresentazione teatrale, avendo frequentato dei corsi di recitazione, e tra gi altri partecipanti c’è sempre chi finisce per farne una ragione di vita", commenta. "Una ragazza in questione ne era coinvolta in maniera quasi maniacale, tenendo tutto sotto controllo, e se ci si dimenticava una battuta o si smarriva un oggetto di scena, beh, la considerava ​​la fine del mondo. Ecco da chi ho preso spunto nel descrivere Pfeifer".

Pfeifer Brown, che interpreta la giovane attrice, afferma: "Il mio personaggio adora l’arte dell’interpretazione: sia la recitazione che il canto. Questa passione le è stata trasmessa dalla mamma, che ai tempi del liceo partecipava alle rappresentazioni delle opere teatrali dell’epoca. Pfeifer ha sempre ottenuto il ruolo da protagonista a tutti i provini a cui si è sottoposta, finendo poi per occuparsi di tutti gli aspetti della produzione. Sicuramente è tra le persone che considerano il teatro come un’arte che sta scomparendo, e da sola sta facendo di tutto per riportarla in auge. E dato che quell’opera dai risvolti tragici non è mai stata portata a termine, sente il dovere di farlo lei per rispetto nei confronti della famiglia del povero ragazzo, e del cast e della troupe di allora".

Anche se al personaggio di Pfeifer dà generalmente fastidio l'abitudine di Ryan di filmare tutto, e tutto quello che succede, la Brown dice: "Ho pensato che l'idea del found-footage fosse brillante. Ho letto la sceneggiatura e mi è piaciuta. C'erano talmente tanti colpi di scena, che non riuscivo a smettere di leggerla".

Nello script il set principale è un teatro buio, e la Brown ammette che già la location di per sé incuteva paura. "Come i nostri personaggi, siamo rimasti chiusi in una scuola all’oscuro, nel mezzo della notte. Ci sentivamo totalmente a disagio in quella situazione!".

Oltre a svolgere personalmente molto del lavoro dietro le quinte, sia Cluff che Lofing appaiono brevemente sullo schermo. "Io interpreto un insegnante di teatro, e Chris è uno studente a cui urlo perché non tiene spento il suo cellulare in aula", dice Cluff sorridendo. Questi sono i nostri cammei".

Jason Blum riguardo il cast aggiunge: "Le interpretazioni naturali sono particolarmente cruciali in questo genere di film, e Chris e Travis hanno trovato degli attori fantastici".

"Questo posto è molto inquietante di notte... "

Forse nulla stimola le fobie del pubblico quanto il rimanere intrappolati in un posto che si frequenta ogni giorno, braccati per tutto il tempo da una forza invisibile sconosciuta. "Potrebbe succedere a chiunque", o almeno questo è ciò che i registi sembrano voler dire mentre, ad uno ad uno, i personaggi sullo schermo affrontano una scomparsa prematura, in una varietà di modi terribili.

Nel film "The Gallows – L’Esecuzione", il posto frequentato quotidianamente è il teatro del liceo. Tutti gli spettatori ci sono passati, non importa la loro città natale, ma tutti possono facilmente immedesimarsi in quei personaggi.

"Anche il luogo più familiare è diverso di notte", dice Lofing. "In pochi avrebbero scelto di sperimentare una scuola vuota nel bel mezzo della notte. Corridoi vuoti, porte chiuse. Da subito, chiunque proverebbe un senso di inquietudine".

In aggiunta, Lofing continua: "A poco a poco ed in maniera sempre più intensa accadono cose soprannaturali. Ma nessuno sa della presenza di questi ragazzi, nessuno potrà andare lì ad aiutarli. La situazione degenera disperatamente".

Alcune riprese di esterni sono state effettuate nella città natale di Lofing, Beatrice, in Nebraska, che ha altresì rappresentato il set del film. Tuttavia, "The Gallows – L’Esecuzione" è stato girato principalmente a Fresno, in California e dintorni. Utilizzando il Veteran’s Memorial Auditorium come location principale della storia, i realizzatori hanno girato tutte le notti, per dare un senso di realismo sia al cast che, in ultima analisi, agli spettatori.

"Girare scene notturne di notte, negli interni, è raro", osserva Blum, "ma è stato fatto per dare agli attori la vera sensazione di essere nel bel mezzo della notte, proprio come i loro personaggi".

Una delle scene preferite di Cluff – coincidenza ha voluto che sia stata girata di Venerdì 13, il tredicesimo giorno dall’inizio delle riprese – ha aggiunto un'aria di realismo per la maggior parte delle persone coinvolte. "Scherzi a parte, è stato il tredicesimo giorno, un Venerdì 13, e stavamo replicando l’impiccagione di una persona".

Cluff e Lofing hanno discusso a lungo su come rendere la sequenza il più fondata possibile, al fine di ottenere il miglior effetto "audience". "Abbiamo reclutato un gruppo di comparse come il pubblico del teatro che assisteva alla versione originale dell’opera del 1993, ed abbiamo provato quello stesso giorno", continua Cluff. "Abbiamo spiegato le nostre intenzioni agli attori principali, che già conoscevano la storia, ma non abbiamo mai rivelato al pubblico che Charlie sarebbe morto impiccato. Invece, abbiamo falsificato la scena, facendogli togliere il cappio e allontanarsi. Così il pubblico ha creduto che la trama fosse quella. E gli attori sul palco sono rimasti perplessi di fronte ad una scena diversa dal previsto.

"Tuttavia, quando abbiamo girato la scena, Chris ed io abbiamo voluto assicurarci che anche gli attori che erano sul palco rimanessero sorpresi, compreso il ragazzo che interpretava Charlie. Perciò abbiamo alterato i dialoghi fuori dalle sue, e delle loro, aspettative".

Naturalmente, la beffa sul set è stata realizzata in totale sicurezza, grazie alla presenza di un coordinatore stuntman / sicurezza, vestito come se fosse parte del cast. "Si è presentato come se fosse l’ insegnante di teatro dell’epoca, ed ha iniziato ad urlare: 'Charlie! Charlie! Qualcuno chiami un medico!' I nostri attori sono rimasti sbalorditi, ed il nostro pubblico era totalmente scioccato: lo sguardo che alcuni di loro avevano sul volto era impagabile".

Il giovane attore che interpreta Charlie si è preso la propria rivalsa sui registi. "Penso che gli rimarrà impressa per sempre quella scena, tanto che si è rivolto verso di noi col pollice in alto", ammette Cluff. "Ma è stato fantastico".

Quella scena, che in realtà apre il film, sembra essere stata girata da una videocamera amatoriale. La maggior parte del film tuttavia, si svolge 20 anni dopo, ed è pensato per esser visto soprattutto attraverso la lente dell’onnipresente videocamera di oggi: il telefono cellulare.

I realizzatori hanno utilizzato una varietà di telecamere, tra cui una Canon C300, una Panasonic Lumix GH2, RED e una Sony. "Credo che abbiamo utilizzato quasi tutte le videocamere dei manuali", Cluff scherza.

Blum ammira la loro intraprendenza. "Un film horror è davvero pauroso quando viene minacciata la vita dei personaggi. Ma quando la propria vita è in pericolo, l'ultima cosa che si fa è tenere in mano una macchina da presa. Chris e Travis sono stati in grado di rendere tutto ciò organico. La telecamera viene giustificata durante tutto il percorso del film, come una novità".

Dopo aver gestito la maggior parte delle riprese, così come il montaggio e gli effetti visivi, i registi si sono rivolti a Zach Lemmon ed allo studio di registrazione 10K Islands per comporre la colonna sonora, ed al progettista del suono Brandon Jones del Sound Method Post per la composizione dei suoni del film.

"Quando mi hanno mostrato il film, era in uno stato grezzo: senza suoni, solo dialoghi", ricorda Jones. "In realtà, ci sono molti pezzi nel film in silenzio. Di fatto, era già di per sé terrificante".

Responsabile dei suoni dell’intero film, Jones dice di essere stato "entusiasmato da tutte le possibilità che aveva, ma allo stesso tempo, era tutto così inquietante; sapevo di dover creare atmosfera, tono, tensione, elementi paranormali e così via. Avevo carta bianca per impazzire e divertirmi. Sono davvero felice che Chris e Travis mi abbiano affidato il lavoro".

"Quando abbiamo iniziato questo film" afferma Lofing, "Travis ed io non eravamo sicuri di come ci saremmo divisi i compiti: forse io mi sarei più concentrato sulla direzione, e a lui sarebbe piaciuto più occuparsi della produzione. Ma invece abbiamo davvero collaborato in egual misura su tutto. Il punto di svolta, credo, è stato quando siamo andati nell'ufficio di Jason Blum e sul suo muro, proprio appena si entra, c’è appeso un cartello con su scritto I Registi. Ci sono foto di James Wan, con cui ha fatto 'Insidious' e 'L’Evocazione – The Conjuring', e di Damien Chazelle che ha diretto 'Whiplash’, insieme a molti altri registi. E di fronte a quel muro, ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che entrambi saremmo finiti lì in mezzo".

"Insieme, Chris e Travis hanno creato un autentico scary movie che il pubblico apprezzerà" sostiene Blum. "So per esperienza che alle persone piace lo spavento, in tutte le sue forme – durante un giro sulle montagne russe, o stando seduti in un cinema – e tutto ciò che fa salire l’adrenalina e fa sentire vivi. Penso che 'The Gallows – L’Esecuzione" sia un film eccezionale, che non assomiglia a nessun’altro... ed è davvero terrificante".

Trailer ufficiale italiano