Finalmente in Italia viene pubblicato da Eus Edizioni per la collana Spaghetti Horror, il primo volume di Bloke's Terrible Tomb of Terror una raccolta di 18 storie Horror, Thriller e Sci-fi in stile retrò. Vi proponiamo un’intervista a Jason Crawley l'ideatore e autore principale dell'opera, in esclusiva per Horror Magazine e in più una storia inedita a fumetti di otto pagine. Buona lettura!
Jason, quando e come è nata l’idea di realizzare Bloke’s Terrible Tomb of Terror?
Prima di Bloke’s Terrible Tomb of Terror, nel 2009, avevo pubblicato a mie spese un fumetto chiamato Bloke's Tomb Of Horror. Fu il mio primo tentativo di realizzare un’antologia. È così che ho imparato a scrivere le mie storie per artisti che disegnavano per me. Fu un’importante esperienza di apprendimento che mi aiutò molto, permettendomi di creare questo magazine. Mentre lavoravo al fumetto, collaboravo con un editore italiano che m’inviava un sacco di storie da usare qualora mi fossero piaciute. Una di quelle storie era stata disegnata da Mike Hoffman. Lo contattai subito per chiedergli di poter utilizzare il suo lavoro e pubblicarlo negli Stati Uniti, visto che era stato pubblicato solo in Italia. Mi rispose "Certo, nessun problema!", augurandomi buona fortuna per l'impresa! Una volta pubblicato il fumetto, inviai delle copie a Mike che mi contattò subito dopo per ringraziarmi. Si offrì anche di illustrare una delle mie storie per un imminente release e così rimanemmo in contatto. Poco dopo, mi fece sapere che stava viaggiando verso Sud per visitare amici e parenti e che sarebbe arrivato nello Stato dove abitavo, suggerendomi di incontrarci di persona. Mike arrivò a casa mia di notte e restammo svegli fino a tardi a parlare di ogni genere di cose. La mattina dopo, a colazione, mi suggerì di iniziare a lavorare insieme a un nuovo progetto e così nacque l'idea di Bloke’s Terrible Tomb of Terror. È stato un sogno che è diventato realtà, lavorare insieme a qualcuno che avevo ammirato per molti anni e che, ovviamente, mi aiutava a essere notato.
Quali fumetti ti hanno ispirato in questo progetto?
Bloke’s Terrible Tomb of Terror si ispira a tutte le grandi antologie di fumetti e riviste del passato, di aziende come Warren, Skywald ed EC, insieme a molte altre che si sono avvicendate nel corso degli anni. Grazie all'influenza di quelle grandi riviste, è stata una scelta ovvia per me optare per il formato del magazine, tanto più che in quel momento, non c’era nessun altro a usarlo perché tutti pubblicavano nel formato tradizionale dei fumetti e quindi questo ha aiutato Bloke’s Terrible Tomb of Terror a distinguersi dal mucchio e a farsi conoscere.
E che ne pensi dei fumetti horror della scena italiana? Li conosci? Hai mai letto fumetti horror italiani vintage?
Non conosco bene la tradizione del fumetto italiano, ma ho lavorato (e continuo a lavorare!) con molti grandi artisti e scrittori italiani che hanno contribuito a rendere famoso Bloke’s Terrible Tomb of Terror con il loro eccellente lavoro. Non ho letto una grande quantità di pubblicazioni italiane, ma ho una grande passione per il cinema horror italiano, soprattutto per registi come Lucio Fulci, Dario Argento, Mario e Lamberto Bava e molti altri.
Qual è la storia di "Bloke's Terrible Tomb of Terror" preferita dai tuoi lettori?
Ogni lettore ha una sua storia preferita, sia che si tratti di quelle horror o addirittura di una di quelle occasionali storie fantascientifiche.
Ma c'è una storia in particolare, scritta da me e illustrata da Rob Moran, che un sacco di TOMBsters (questo è il nome dato ai lettori del fumetto!) adorano: pubblicata nel numero 10 e intitolata "Beneath The Surface", nel 2014 ha vinto i Ghastly Awards come la migliore storia raccolta in un'antologia di fumetti, un premio importante nell' industria dei comics americani. È stato un grande onore ricevere questo premio, soprattutto perché eravamo già stati premiati come miglior Antologia del 2013 nell'edizione precedente dei Ghastly Awards.
Cosa pensi del nostro progetto di tradurre e distribuire il fumetto in Italia?
Non vediamo l'ora di vedere come verrà considerato in Italia e sono ansioso di sentire dai lettori quello che ne pensano. È un grande onore ricevere l’interesse da parte degli editori di altri paesi che apprezzano il tuo lavoro.
Il vostro lavoro è un tributo alla tradizione del genere horror. Può essere considerata un'operazione nostalgica?
Sì, tutti noi che lavoriamo alla rivista, a cominciare da me stesso, Mike Hoffman e molti altri scrittori e artisti, abbiamo un vivo interesse per la tradizione horror. Questa passione si riflette in quello che facciamo e quindi il contenuto principale della serie è prodotto con un look e uno stile retrò, senza comunque tralasciare altri stili un po’ più moderni per diversificare e rendere le storie ancora più avvincenti.
Parlaci dei film horror che hanno ispirato le tue storie.
Come ho detto prima, ho uno spiccato interesse per il cinema horror italiano, soprattutto per i film usciti dal 1960 fino alla metà degli anni '80. Negli anni '90, quando ancora vivevo nel Regno Unito, ho avuto il piacere di incontrare alcuni dei miei registi preferiti in occasione di alcuni festival del cinema horror che si sono tenuti a Londra. Potrei elencare dozzine, se non centinaia di titoli di film che hanno influenzato le mie storie, ma sono sicuro che sarebbe meglio citare solo alcune case cinematografiche che li hanno distribuiti. La Hammer Film ha certamente avuto una grande influenza per quanto riguarda lo stile, dai primi tempi di Dracula fino al 1970 quando la produzione iniziò a diminuire. La Amicus, con i suoi incredibili film degli anni 1950 e '60 da Toho con Godzilla, fino ai classici B-Movies come The Killer Shrews e molti altri. L'influenza nel corso degli anni è infinita, ma questi sono alcuni buoni esempi da tenere a mente.
Che ci racconti a proposito di Tales from the Crypt? Quanto è importante questo fumetto nel tuo background e quando hai iniziato a leggerlo?
Tales From The Crypt ha influenzato e influenza ancora quello che facciamo, credo principalmente perché si è mosso verso il mainstream, grazie alla serie TV e ai film. In questo modo, tanta gente ha imparato a conoscere la Cripta Custode, Zio Tibia e la cugina Eerie. In Inghilterra non c'erano molti posti dove potevi trovare quei fumetti, quindi li ho letti e raccolti in una fase successiva.
In quali paesi è distribuito Bloke's Terrible Tomb of Terror?
Attualmente, Bloke's Terrible Tomb of Terror è disponibile online qui negli Stati Uniti e anche ai convegni horror in cui mi chiamano per la promozione. È molto divertente incontrare i fan, scattare foto con loro e parlare di horror! Nel Regno Unito è distribuito da Amazon ed è stato tradotto e pubblicato in Francia, Spagna e ora, naturalmente, anche in Italia.
Ci racconti qualcosa degli altri tuoi progetti?
L'unico altro lavoro che ho fatto in precedenza è il fumetto chiamato Bloke's Tomb Of Horror di cui ho parlato prima. Quello è stato il mio primo tentativo di scrivere e produrre un'antologia. Procedere per tentativi ed errori è stato un metodo efficace per imparare a fondo quello che faccio ora.
Hai mai pensato che Bloke's Terrible Tomb of Terror potrebbe diventare una serie tv?
Questa idea ci è venuta in mente più di una volta, visto il grande successo del magazine e chi lo sa... forse un giorno vedremo il nostro Bloke sul piccolo schermo (o forse anche sul grande schermo!) presentare i suoi racconti del terrore!
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