Multiplayer Edizioni ha presentato in anteprima nazionale al Napoli Comicon il romanzo a fumetti: Roma Città Morta di Luca Marengo e Giacomo Keison Bevilacqua che sarà disponibile in libreria e in ebook a partire poi dal 7 maggio.
La casa editrice, che con Diario di Un Sopravvissuto agli Zombie di J.L. Bourne ha inaugurato una fortunata produzione di titoli di genere survival - horror, fa un passo ulteriore, puntando su due giovani e talentuosi autori italiani, con la convinzione che ci sia ancora spazio per un’offerta editoriale di altissima qualità, innovativa e capace di regalare intense esperienze di lettura.
Questo è il Diario dell’Apocalisse Zombie romana, amici miei benvenuti, e per favore non fatevi uccidere, prima di averlo finito di leggere… …Che anche durante un’apocalisse posso fare molto di più stringendo una matita, anzichè una freccia…
Roma Città Morta è un ibrido, una vera e propria novità nel panorama editoriale italiano, un romanzo a fumetti, in cui si alternano due voci, due punti di vista diversi (l’ironia di Keison, il fumettista e il pessimismo filosofico di Marengo, lo scrittore con l’occhio bendato), ma che si inserisce e non tradisce la migliore tradizione letteraria zombie.
Chi vive nella Capitale o in un’altra grande città italiana avrà sicuramente immaginato, incolonnato nel traffico magari, che l’Apocalisse nella giungla urbana sia arrivata da un bel pezzo e che il caos si sia già diffuso a macchia d’olio in tutto lo Stivale; se la letteratura americana come quella cinematografica ci ha abituato alle grandi highway desolate, Marengo e Bevilacqua propongono uno scenario molto più familiare e per questo forse più sconcertante: uno scorcio di Porta Pia, la vista di Trastevere, il silenzio, che riesce ad essere assordante quanto il rumore dei clacson, tra le rovine dei quartieri storici della Città Eterna.
Una cosa a noi romani va riconosciuta, credo sia proprio insito nel nostro sangue e nella nostra storia, sappiamo resistere, barricarci, siamo in grado di sostenere un assedio, di qualsiasi tipo si tratti. Questo è quello che ho pensato quando mi sono trovato davanti Porta Pia, una delle principali Porte di Roma.
Non so quanto ci abbiano messo per fare una cosa del genere, e sicuro non ho la più pallida idea di cosa potrebbe volerci per buttarla giù. – Keison in ROMA CITTA’ MORTA
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