Chi non muore si rivede, anzi risorge, come nel caso di Ulf Theodor Schawdorf (in passato attivo negli Empyrium) e di Allen B Konstanz (ex-Nox Mortis), dal cui connubio ha preso vita il progetto “horror metal” The Vision Bleak. The Deathship Has A New Captain non è certo passato inosservato (in poco tempo i Nostri si sono conquistati la copertina italiana di Metal Shock) e non ha quelle imperfezioni riscontrabili in molti album d’esordio. Raffinato, senza cadere negli eccessi “barocchi” in cui tendono a sollazzarsi, ahimè, sempre più gruppi (Rhapsody?…), questo cd riesce pienamente nel suo intento evocativo, fin dalle prime note di A Shadow Arose, efficace nel rendere l’idea di cosa aspettarci dai successivi. Traspare da ogni pezzo una tensione in costante crescendo, che se talvolta è espressa con vigore, come nell’energica Wolfmoon, altre volte viene lasciata, volutamente, ad avvolgere il brano, come una nebbia.
Una sorta di libro horror in musica, questo The Deathship Has A New Captain, in cui il fondersi di suono e parole suggerisce un susseguirsi di inquietanti “paesaggi immaginari” e di atmosfere cupe, senza tempo. Sarebbe sbagliato pensare però che questo sia un album cerebrale, o lento: le canzoni, saggiamente, non sono troppo lunghe e i testi, benchè di un certo spessore, non mettono in secondo piano la musica. Il risultato è un doom di ottimo livello, intriso di suoni classici, mai ridondanti. I brani rimangono facilmente impressi, senza la necessità di ripetuti ascolti; tra quelli di maggior effetto, Elizabeth Dane (ispirato a The Fog, di J. Carpenter) e l’intensa The Deathship Symphony.
Tutto fa pensare che i The Vision Bleak abbiano ben chiara la strada da percorrere… si spera vivamente che non la smarriscano!
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