Trama: Chiamata nell’Honduras dai parenti per l’apertura del testamento del padre defunto, la giovane inglese Christine si trova catapultata in uno spaventoso incubo senza fine.

 

Perché vederlo: Con oltre duecento regie all’attivo (citiamo solo Il diabolico dottor Satana e I violentatori della notte), lo spagnolo Jesús Franco Manera, scomparso nel 2013 e meglio conosciuto, semplicemente, come Jess Franco, rimane, senza alcun dubbio, uno dei più prolifici autori della Settima arte.

Con una carriera che ha spaziato un po’ in tutti i generi, dall’avventuroso al fantastico, passando perfino per il porno, in molti preferiscono ricordarlo come un trash director, altri, invece, non esitano a definirlo un vero e proprio poeta dell’infimo.  

Nel caso di Una vergine tra i morti viventi, realizzato nel 1971 ma distribuito in Francia due anni dopo (nelle sale cinematografiche italiane, addirittura, arrivò nel 1978), il solo titolo lascerebbe tranquillamente pensare a chissà quale disgustoso tripudio di sangue e violenza ai danni della povera illibata di turno.

Conosciuto anche come I desideri erotici di Christine e Gli zombi cannibali, invece, il film, da non confondere assolutamente con il vampiresco Violenza ad una vergine nella terra dei morti viventi, firmato nel 1970 Jean Rollin, racconta l’allucinante vicenda della protagonista, alle prese con fantasmi, misteriose voci e, naturalmente, defunti che non sembrano volerne sapere di rimanere tali.

Ed è supportato dalle belle musiche di Bruno Nicolai che il regista – anche presente nella parte di Basilio – fa della lentezza narrativa un efficace strumento finalizzato a generare continuamente tensione emotiva all’interno di un incubo di celluloide non privo di una forte componente grottesca e, ovviamente, di sesso.

 

Curiosità: Alcune sequenze che vedono protagonisti i resuscitati non vennero realizzate da Franco, ma ricavate dal girato di Zombie lake, diretto nel 1981 dal già citato Rollin e inserite in una delle versioni in cui Una vergine tra i morti viventi è poi ricircolato.