Trama: La misteriosa sparizione di una bambina nella città di Summerset riporta alla luce la mai dimenticata leggenda di una strega che, per anni, non ha fatto altro che rapire ed uccidere i piccoli del posto al fine di preservare la propria bellezza tramite il sangue di vittime innocenti.
Perché vederlo: Chiaramente influenzato sia da Boogeyman – L’uomo nero (2005) di Stephen Kay che da Al calare delle tenebre (2003) di Jonathan Liebesman, il film diretto nel 2013 da Peter Winther è destinato ad evolversi con un gruppetto di coraggiosi adolescenti decisi ad indagare nei pressi di una casa abbandonata; finendo per avvicinarsi maggiormente, in realtà, agli stilemi dello slasher.
Infatti, mentre i protagonisti non dimenticano neppure di registrare un videomessaggio d’aiuto come accadeva in The Blair witch project – Il mistero della strega di Blair (1999) di Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez, del quale il lungometraggio rischia di apparire quasi come remake privato dei connotati di found footage, non mancano le situazioni tipiche del filone; dal sesso consumato in tenda al bagno notturno nel lago.
Senza contare, ovviamente, sgozzamenti e corpi tritati, ovvero l’ingrediente necessario a rendere sanguinosamente divertente una non disprezzabile favola nera a basso costo da guardare, magari, in compagnia di amici in cerca di brividi da serata estiva davanti al piccolo schermo.
Curiosità: Inedito cinematografico, dalle nostre parti il film è arrivato direttamente nel mercato dell’home video (del resto, è per esso che è stato concepito), con un making of ad accompagnarlo nella sezione extra.
Dal curriculum prevalentemente televisivo, il regista, tra l’altro, ha diretto il tv movie The librarian – Alla ricerca della lancia perduta.
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