Trama: In un pianeta Terra devastato da una misteriosa epidemia che ha finito per trasformare i comuni mortali in zombi affamati di carne umana, Igor e Allen sono due cacciatori di salme ambulanti alla ricerca di cavie per lo scienziato Gyno, il quale sta tentando di dare una risposta al flagello.
Perché vederlo: Non manca neppure una combriccola di fanatici neo-nazisti capitanati da un freak hitleriano con le fattezze di Fabiano Lioi nell’esordio registico di Luca Boni e Marco Ristori, splatter d’azione on the road destinato a tirare in ballo anche altri personaggi.
Infatti, al di là dei due protagonisti Alex Lucchesi e Guglielmo Favilla, abbiamo, tra gli altri, un pittore folle ed una misteriosa ragazza; oltre alla presenza, in un piccolo ruolo, dell'ex porno-divo Francesco Malcom.
Quindi, non è un certo sottotesto anti-dittatoriale (seppur soltanto accennato) dagli echi romeriani a risultare assente nel corso della visione, immersa in strade deserte ed edifici in rovina e non priva di divertenti situazioni (citiamo lo scontro con lo zombi sulle note di una canzoncina country style).
Mentre, oltre al frequente ricorso ad inquadrature strette ed a veloci movimenti di macchina, a camuffare la pochezza di mezzi provvedono i buoni effetti speciali di trucco ad opera di un team costituito da David Bracci, Carlo Diamantini, Enrico Galli e Gustavo Melella.
Senza contare il fatto che la contrastata fotografia di Paco Ferrari contribuisce a fornire al tutto un taglio decisamente internazionale, capace di dimostrare che non c'è bisogno di disporre di capitali esorbitanti per poter confezionare dignitosi prodotti di genere in grado di varcare il confine dello stivale del globo.
Curiosità: Il lungometraggio è, in un certo senso, l’evoluzione de I mangiatori, short realizzato dal solo Ristori nel 2003.
Il tedesco Uwe Boll, regista di House of the dead e In the name of the king, non solo ha distribuito il film all’estero in home video, ma ha anche prodotto la successive fatica dei due autori: Zombie massacre, del 2013.
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