Stimati professionisti schiavi del delirio consumato nel segreto dei propri appartamenti, donne sadiche e vendicatrici che trasformano l’omicidio in virtù, vite stravolte da logiche subumane e percezioni allucinate che non possono avere un lieto fine. Con ironia, stupore e malcelato disgusto, il narratore ci porta al centro di un inferno fatto di piccole tragedie domestiche dai toni splatter, morbosità patologica dei rapporti interpersonali e ripugnanti legami di parentela che possono tormentare sino alla follia.
I personaggi di Cusa sono guidati da meccanismi mentali deformi, esseri mostruosamente banali che solo nell’incoscienza e nella morte si riscattano da un’esistenza apatica. L’autore usa il fantastico, l’horror più macabro e il surreale per raccontarci ciò che di più basso smuove i vizi, gli istinti e le morbosità dell’uomo contemporaneo. Cinico e impietoso ci descrive un’umanità malata incapace di redimersi.
Francesco Cusa è nato a Catania nel 1966. È batterista e compositore jazz di fama internazionale. Attivo nell’ambito dell’interdisciplinarietà artistica, ha realizzato numerosi lavori di creazione di musiche per film, spettacoli teatrali e letterari, danza e arti visive, collaborando con noti ballerini, poeti e visual performers. Alterna la carriera da musicista a quella di scrittore e critico cinematografico. Collabora con le riviste Lapis e Cultura commestibile su cui cura la rubrica Il cattivissimo. Alcuni dei racconti presenti in questa raccolta sono stati editi per la prima volta in diverse antologie collettive da Giulio Perrone Editore, e nel 2012 erano stati pubblicati, in edizione limitata e rilegata a mano, sempre con il titolo “Novelle crudeli”, da Eris Edizioni.
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