Trama: Ossessionato in maniera maniacale dall’ordine e dalla pulizia, il dottor Alan Feinstone, affermato dentista, dopo aver scoperto che la moglie lo tradisce decide di trascinarla nel proprio laboratorio per strapparle tutti i denti e mozzarle la lingua. Ma la donna rappresenta soltanto il primo dei pazienti destinati a essere sottoposti ad insostenibili torture odontoiatriche.
Perché vederlo: Diretto dal cineasta di origini filippine Brian Yuzna nel 1996, quindi tre anni dopo aver preso parte al progetto collettivo lovecraftiano Necronomicon, si tratta di un coinvolgente thriller ad alto tasso di violenza destinato a relegare lo splatter, in realtà, nel suo secondo tempo.
L’autore di Re-Animator 2 e Il ritorno dei morti viventi 3, infatti, forte dell’ottima prova di Corbin Bernsen nel ruolo del protagonista, ne privilegia la sua graduale ascesa nella follia, ricordando in (buona) parte il lavoro svolto nel 1987 da Joseph Ruben per inscenare quella del Terry O’Quinn di The stepfather – Il patrigno.
Quindi, affrontando in forma di allegoria su celluloide un certo terrorismo da camice bianco, sfrutta una delle maggiormente diffuse fobie mediche per confezionare quello che, senza alcun dubbio, oltre ad essersi trasformato immediatamente in un cult è rimasto uno dei più raccapriccianti prodotti horror partoriti negli anni Novanta.
Per merito sicuramente degli impressionanti dettagli macroscopici di siringhe conficcate nelle gengive e trapani e arnesi assortiti in azione all’interno di bocche spalancate, ma anche della tematica decisamente realistica che si trova alla base dell’insieme, sceneggiato da Stuart Gordon, Dennis Paoli e Charles Finch.
Sebbene un’indispensabile spruzzata di ironia provveda in diverse occasioni a stemperare le dolorose atrocità efficacemente rese sullo schermo grazie anche al fondamentale apporto della curata fotografia di Levie Issaks.
Curiosità: Nei panni del detective Gibbs, che indaga su Feinstone, troviamo il Ken Foree noto soprattutto per il suo personaggio di Peter in Zombi di George A. Romero.
Ancora interpretato da Bernsen, il sadico dentista è tornato all’opera due anni dopo nell’altrettanto valido The dentist 2, sempre per la regia di Yuzna.
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