Trama: 1815. Perdutesi nella foresta innevata dopo che la loro canoa è affondata con tanto di genitori sopra, le sorelle Brigitte e Ginger Fitzgerald si rifugiano a Fort Bailey, i cui abitanti sono un gruppo di uomini che, terrorizzati da mostruose bestie dedite periodicamente ad assediare il fortino, sembrano nascondere in cantina un terribile segreto. Secondo la leggenda indiana, inoltre, la maledizione della luna piena verrà spezzata soltanto nel momento in cui la sorella ucciderà la sorella, quindi, quando Brigitte eliminerà Ginger, ferita da un giovane che si scoprirà...
Perché vederlo: Si tratta del terzo capitolo – girato quasi contemporaneamente al secondo – della saga licantropica giovanilistica Ginger snaps, della quale, però, non è una continuazione ma un prequel.
Con un soggetto orrorifico in salsa western e una efficace, fredda ambientazione invernale, la giusta occasione per poter far luce sulla genesi delle due protagoniste, con la consueta, lunga attesa spezzata da saltuari eventi improvvisi e il tutto infarcito con qualche sequenza onirica. Senza dimenticare immagini disturbanti ed evidenti rimandi a L’insaziabile (1999) di Antonia Bird e Phenomena (1984) del nostro Dario Argento.
Curiosità: Nei confronti della saga Ginger snaps la distribuzione italiana ha provveduto a creare non poco confusione. Infatti, con i titoli Licantropia Evolution – Ritorno al presente e Licantropia Apocalypse, i primi due episodi sono approdati dalle nostre parti soltanto in home video e dopo l’uscita nelle sale cinematografiche di questo terzo, creduto da molti, appunto, capostipite della trilogia.
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