Sinistre presenze è una antologia di racconti horror di autori italiani che fa il paio con la precedente Ambigue utopie pubblicata da Bietti nel 2010.
Se Ambigue utopie apparteneva al genere fantascientifico, in particolare per gli aspetti rientranti nei sottogeneri dell'utopia e dell'ucronia, Sinistre presenze si muove decisamente nell'ambito del genere orrorifico, nelle sua varie sfaccettature che vanno dal noir metropolitano al dark fantasy, dal gotico più tradizionale al weird fino allo splatter.
Ma caratteristica essenziale delle due antologie è l'impegno presente in tutti i racconti. In Ambigue utopie questo impegno era di tipo politico, con precisi riferimenti alla realtà dei nostri tempi e alla situazione italiana, Sinistre presenze ha invece uno sostrato più di tipo sociologico ("politico" in senso lato).
Si troveranno quindi racconti che affrontano problemi quali le vittime di incidenti stradali, il dramma dei migranti abbandonati in mare, le guerre nei Balcani, i cani lasciati in autostrada, le infermiere della "dolce morte", gli ultras violenti delle squadre di calcio, le sparizioni e i misteri dell'America Latina... Tutto questo senza dimenticare che si tratta sempre di racconti horror, quindi storie piene di tensione, di mistero, di angoscia. Storie insomma che mettono i brividi.
L'obiettivo dei curatori era di dimostrare che la narrativa horror, oltre che piacevole e catartica lettura possa essere veicolo di istanze sociali. Tra gli autori presenti alcuni maestri del genere o specialisti della fantascienza. I racconti sono di Danilo Arona, Claudio Asciuti, Denise Bresci, Andrea Carlo Cappi, Carducci e Fambrini, Catalano, Alessandra Daniele, Luca Ducceschi, Alessandro Morbidelli, Michele Piccolino, Pizzo, Pierfrancesco Prosperi, Franco Ricciardiello, Stefano Roffo, Dario Tonani, Francesco Troccoli, Alessandro Vietti.
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