Alice, si risveglia all’interno di una struttura della Umbrella Corporation (la società responsabile della creazione del T-virus che ha trasformato la maggior parte della popolazione mondiale in un’orda di zombie affamata di carne umana) situata sotto i ghiacci del ex Unione sovietica e si trova a lottare contro Jill Valentine comandata dalla Regina Rossa, il computer che ha preso il controllo della corporazione.
Con l’aiuto di Wesker (suo precedente nemico) e di nuovi alleati dovrà combattere per la sua sopravvivenza, per quella di sua figlia Becky e per l’intera umanità.
Quinto episodio della saga cinematografica basata sui videogiochi survival horror della Capcom, Resident Evil: Retribution 3D vede il ritorno alla regia di Paul W.S Anderson (che già diresse il primo capitolo della saga e l’episodio precedente Resident Evil: Afterlife 3D).
Coerente con i capitoli precedenti della saga, Anderson (responsabile della sceneggiatura di tutti gli episodi) mette in scena una pellicola il cui scopo principale resta l’intrattenimento per lo spettatore, a scapito di una trama esile. L’obiettivo è sempre puntato sull’affascinante protagonista interpretata da Milla Jovovich, qui con un nuovo look che è un trionfo di pelle, acciaio e nylon (tanto da farla accostare alle opere di De Sade in una battuta ironica pronunciata da Michelle Rodriguez), e sull’azione, rappresentata da cinetiche sparatorie abbatti zombie e lotte acrobatiche, con alcune scene molto spettacolari e di forte impatto:la sequenza d’apertura, vista al contrario con l’uso del rallentatore e quella in cui Alice affronta con una catena di una bicicletta e una pistola un gruppo di zombie famelico.
Buono l’uso del 3D già sperimentato nella pellicola precedente ma che nulla aggiunge alla spettacolarità delle scene, oltre a gonfiare il prezzo del biglietto.
Interessante il tentativo di sottolineare la trasformazione psicologica di Alice dal ruolo algido di super donna implacabile, a quello più fragile, ma pur sempre coraggioso, di madre.
Per il resto, gli altri personaggi, che circondano la protagonista, sono monodimensionali e cadono come birilli sotto il fuoco nemico senza particolare clamore, a parte l’avvenenza delle altre protagoniste femminili come Sienna Guillory e Michelle Rodriguez.
La ricchezza di scene di esplosioni, inondazioni, sparatorie e combattimenti fanno di Resident Evil: Retribution 3D una pellicola rapida (tutto il film si può riassumere in unica grande fuga dal laboratorio della Umbrella Corporation), dinamica e violenta, fornendo agli spettatori un divertimento orrorifico (certo, ormai, ripetitivo) senza particolari sforzi di cervello: formula questa che risulta sempre vincente, a giudicare dagli incassi delle precedenti edizioni.
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