Fino a che punto può spingersi l’energia creatrice della mente umana? Tutto è giustificabile in nome del progresso? Benvenuti al “Lazarus Club”. Eccoci qui, un piccolo gruppo, un’elite che discute sugli aspetti più sottili dell’ingegno umano, mentre la grande maggioranza della popolazionesi preoccupa solamente di come riempirsi la pancia.
Londra, 1857. La città vittoriana del progresso, della tecnologia e della scienza è sconvolta da una serie di efferati omicidi di prostitute. L’ispettore Tarlow consulta il chirurgo George Phillips per avere un’opinione su uno dei cadaveri rinvenuti. Quando un cuore umano viene ritrovato avvolto in un fazzoletto recante le iniziali del nome del dottore, il poliziotto comincia a nutrire dei sospetti, specialmente dopo aver scoperto che Phillips non disdegna le case di malaffare. Nel frattempo, nel porto della città fervono i lavori di ultimazione della Great Eastern, il gigantesco bastimento a opera dell’ingegnere Isambard Kingdom Brunel.
Proprio Brunel, un giorno, fa la sua comparsa nella sala di Anatomia dell’ospedale St. Thomas, dove il dottor Phillips è intento a sezionare un cadavere davanti ai suoi studenti. L’eccentrico e geniale ingegnere mostra subito un enorme interesse verso l’attività del chirurgo. Tra i due inizia, così, un’assidua frequentazione e il celebre progettista invita il giovane medico ad affiliarsi al Lazarus Club. A far parte di tale club sono alcune tra le menti scientifiche più brillanti dell’epoca, le quali – nelle periodiche riunioni – confrontano le loro avanzatissime idee e presentano le loro audaci invenzioni. Phillips viene designato segretario, pertanto dovrà redigere i verbali di tutti gli incontri che hanno luogo. Ma c’è chi usa il club per fini segreti e personali… e il dottor Phillips finisce per trovarsi nella spinosa condizione di doversi, da un lato, discolpare da un’accusa ingiusta e, dall’altro, di evitare che una creazione straordinaria, destinata a mutare il destino dell’umanità, raggiunga mani sbagliate…
Chi volesse leggere un mystery a regola d’arte dal sapore vintage e un giallo con venature horror troverà ne I segreti del Lazarus Club ciò checerca. Caso letterario in Inghilterra, forte di ben due diverse edizioni (è uscito, nel 2008, per la piccola etichetta indipendente Michael Joseph e, nel 2009, per i tipi della più famosa Penguin), quello di Tony Pollard è un suggestivo viaggio nella Londra vittoriana dove, trainate da un ritmo scoppiettante e vivace – in un vortice di svolte improvvise, colpi di scena e false piste – verità storica e fiction si fondono con maestria.
ll chirurgo George Phillips, protagonista e voce narrante del romanzo, entra infatti in contatto con personaggi realmente esistiti del coté scientificobritannico di metà Ottocento: tra cui, oltre all’ingegner Brunel, il genetista e scienziato Charles Darwin, l’infermiera Florence Nightingale, il costruttore John Scott Russell, l’ingegnere Joseph William Bazalgette, il matematico Charles Babbage, il chimico e fisico Michael Faraday. Il libro diventa così uno straordinario tributo alla vitalità dell’invenzione, alla sua energia creatrice dovute alla fiducia nel progresso scientifico, fiducia derivante da una particolare prospettiva – che domina con prepotente seduzione l’intero testo – quella dello scienziato-creatore, cultore per antonomasia della speranza nel mondo e nei propri simili. Sviscerando narrativamente tali temi, Tony Pollard restituisce con brillantezza lo spirito positivista del Vittorianesimo, non dimenticando di strizzare l’occhio al Frankenstein di Mary Shelley.
Tony Pollard (1965) è un archeologo e dirige il Centro di Archeologia Battlefield presso l’Università di Glasgow. È il co-presentatore di una seriedella BBC e co-fondatore del Journal of Conflict Archaeology. Ha scritto numerosi saggi e articoli di archeologia e di storia militare e curato diversi libri. The Secrets of The Lazarus Club, suo strepitoso esordio nella narrativa, è pubblicato in Inghilterra da Penguin.
Hanno detto:
"Incredibilmente ingegnoso, clamorosamente vitale". Daily Telegraph
"Un romanzo affascinante". The Times
"Un thriller cupo e terribile con più cadaveri di Sweeney Todd". Harper’s Bazaar
In libreria dal 13 settembre
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