Nati come cover band dei Misfits, i The Other sono considerati dai cultori del genere la migliore band europea del panorama horror punk. E con il quinto album, The devils you know non fanno che confermare questa rosea reputazione, già consolidata con il precedente lavoro New Blood. Bisogna pur ammettere che la band tedesca non è mai riuscita a svincolarsi del tutto dall’influenza dei Misfits (e il look del frontman Rod Usher la dice lunga), ma quest’album si può considerare una ventata d’aria fresca, dove i ritmi e le sonorità orecchiabili del classic - punk ben si amalgamano ai riff metal e alle cupe atmosfere goth e death rock anni ’80. L’entrata in scena del nuovo bassista, Viktor Sharp, e la produzione di Waldermar Sorychta (Moonspell, Tiamat, Lacuna Coil) hanno contribuito in modo primario al clima innovativo e, in generale, all’ ottima riuscita del progetto.
Dopo la breve e orrorifica intro The devils you know, si viene catturati dalla potente My Home is my casket che, partendo dai i ritmi sostenuti di chitarra e doppia cassa di matrice metal, si regge su un ritornello melodico e incisivo.
Take you down e Skeleton in the closet sono tipici brani horror punk, immancabile e quasi scontato omaggio ai Misfits; possono risultare un po’ banali nel testo e nella struttura, ma non per questo poco gradevoli.
Fright night è un tripudio di tutto ciò che di buono è stato prodotto gli anni ’80: il sound del punk tradizionale si snoda attraverso le tastiere new wave e i cambi di ritmo dal sapore hard rock, per poi rientrare nei ranghi del ritornello orecchiabile.
Puppet on a string è un brano che abbandona le tipiche sonorità del gruppo. Il basso ha un ruolo preponderante e i riff di chitarra spostano il tutto verso il post punk, alla maniera dei primi Cult. Un brano capace di catturare l’attenzione dei non amanti del genere; non a caso il brano è stato estratto come primo singolo dell’album.
In My Veins, Nice day for a funeral, e Where is your saviour now sono brani old style, perfettamente inscritti nel classico template hardcore/rockabilly della band, correndo il rischio di infondere un po’ di noia nell’ascoltatore.
Nightmare on Halloween si apre con un intro fortemente gotica, dove gli effetti delle tastiere rievocano il cult movie a cui il brano è ispirato, per poi sfociare in un ritornello pulito seguito da cambi di ritmo cupi e pesanti, resi al meglio dalle abilità canore di Rod Usher.
A rischio di sembrare banali i The Other non hanno mai nascosto la passione smodata per il cinema (inutile specificare il genere) e la manifestano ancora una volta con The phantom of the Opera e Fire from outer space. Il primo brano, chiaramente un omaggio alla storia omonima, riprende il riff che Andrew Lloyd Webber compose per il musical. Fire From Outer Space è invece ispirato ai b-movie sci – fi.
Le sonorità di Hells is a place on heart sono accostabili a Nightmare On Halloween: il basso incalzante e l’alternanza di parti melodiche e momenti pienamente goth fanno di questo brano un perfetto mix tra Danzig e i Sisters of Mercy.
L’efficacia del ritornello e dei cori di In the shadows fanno sì che il brano risulti a un primo impatto orecchiabile e facile da memorizzare, ma non si può evitare l’ennesimo accostamento ai Misfits.
Ewigkeit, brano di chiusura, è la vera sorpresa di tutto l’album. Si tratta infatti di una ballad che nessuno si aspetterebbe mai da un gruppo horror punk. L’arpeggio iniziale introduce sin da subito un’atmosfera intensa e introspettiva, che raggiunge l’apoteosi con le chitarre e le tastiere nel ritornello. Il brano è in lingua tedesca, aspetto riconducibile forse al bisogno di ricrearsi una fetta d’intimità all’interno dell’album.
The Devils You Know è nel complesso un buon lavoro, che segna la maturità artistica dei The Other e che può risultare apprezzabile dagli amanti di svariati generi.
Tracklist:
1. The Devils You Know
2. My Home Is My Casket
3. Take You Down
4. Skeletons In The Closet
5. Fright Night
6. Puppet On A String
7. In My Veins
8. Nice Day For A Funeral
9. Nightmare On Halloween
10. The Phantom Of The Opera
11. Fire From Outer Space
12. Where Is Your Saviour Now
13. Hell Is A Place On Earth
14. In The Shadows
15. Ewigkeit
Formazione:
Rod Usher - voce
Sarge von Rock - chitarra
Victor Sharp - basso
Dr. Caligari - batteria
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