Niccolò Ammaniti, celebre autore di storie di successo, alcune delle quali trasposte sul grande schermo (Ti Prendo e ti porto via e Io non ho paura) firma questa antologia per Einaudi intitolata Il momento è delicato. Il volume raccoglie racconti pubblicati nell’ultimo decennio su antologie collettive o riviste riproposte, oggi, in un unico volume.
Etichettato, all’inizio della sua carriera come “cannibale”, suo il racconto pubblicato in apertura della celebre antologia Gioventù Cannibale, che fu oggetto di discussioni e polemiche di vario indirizzo e natura, l’autore romano, nel corso della sua carriera, ha portato avanti due cifre stilistiche parallele: una che affronta il mainstream, tentando, con successo, la strada della narrativa di formazione e un'altra più surreale e grottesca, con vene di horror e pulp, come la prima raccolta di racconti intitolata Fango, in cui rientra, a tratti, anche questo nuovo lavoro.
I protagonisti di questi racconti sono i nuovi eroi di un’umanità giovane e metropolitana, gente comune messa di fronte a bizzarri interrogativi e situazioni paradossali: sono attratti dal denaro, dalla bellezza, dal sesso e si muovono in una Roma sempre presente, con le sue strade, i suoi ghetti, le sue immagini luccicanti, che spesso nascondono segreti impensabili.
Sulle pagine del libro vediamo scorrere un campionario di umanità e di storie per tutti i gusti: un giovane disadattato ruba le chiavi di casa di una vecchia deceduta all’ospedale, ma quando penetra nella casa ci trova una mostruosa sorpresa ad attenderlo (Giochiamo); una notte di sesso accidentale ribalta tutte le certezze di un marito che vuole coprire le sue tracce a ogni costo (Un uccello molto serio); a villa Borghese, di notte, si possono fare piacevoli incontri ma si possono incontrare anche mostri (Alba Tragica); turisti, in viaggio in India, si trovano a mangiare cibi molto particolari (La figlia di Shiva); un piacevole invito a cena si trasforma in un’avventura drammatica (Fa un po’ male); la mancata consegna di alcune videocassette da Blockbuster trasformano uno sfigato in feroce serial killer (L’amico di Jeffrey Dahmer è l’amico mio); il palco di un famoso festival diventa il terreno di scontro tra grotteschi alieni (Il festival più importante del mondo); un chirurgo estetico caduto in disgrazia cerca di recuperare il suo tesoro nella protesi del seno di una celebre showgirl (Sei il mio tesoro); la fine del mondo è arrivata e si manifesta in una maniera tutta particolare e dolorosa (Apocalisse).
I racconti di Ammaniti riescono a mescolare vari generi, dall’horror, alla commedia all’italiana, dal grottesco venato di umorismo fracassone ma anche cupo e bizzarro, alle suggestioni dei film di Tarantino. Il tutto amalgamato in una miscela esplosiva di inventiva, che concorre a creare situazioni rocambolesche, intrecci paradossali, come in un videogioco di cui è impossibile indovinare il finale.
Un’antologia “da leggere in treno o dove vi pare, partendo dall’inizio o aprendola a caso”, per lasciare scorrere la fantasia e divertirsi delle trovate sempre nuove e imprevedibili, e un’occasione di scoprire, per la prima volta, questi racconti sparsi, per chi ha perso gli episodi precedenti.
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