Sulla falsariga di film come Paranorman, da ottobre nelle sale italiane, e il mitico fumetto di Eric Powell, The Goon, Odissea Zombie torna a risplendere in libreria con In trappola al Gil's Diner, terzo titolo della collana che omaggia la creatività e i nuovi mix di generi che hanno negli zombie la figura nemica numero uno.
"In trappola al Gil's Diner rientra in un'ottica di mercato molto particolare, che tende l'occhio a una fetta di opere mediali (cinematografiche, fumettistiche, etc...) che da un po' di mesi continua ad avere successo e a interessare sempre più il pubblico e i lettori" ha commentato Francesco Spagnuolo co-curatore della collana Odissea Zombie. "Si tratta di un caso unico, nella vita della collana, che abbiamo voluto dentro per via sia di nuovo impasto creativo che è toccato ai libri con gli zombi, sia perché in queste fasi iniziali vogliamo avvicinare un numero di lettori sempre più vasto. D'altronde questo autore è l'unico in grado di sposare tale fenomeno; e di affrontarlo in maniera vincente".
Osannato da J.R.Lansdale, e vincitore di diversi premi letterari, il romanzo di A. Lee Martinez è nei cantieri della Dreamworks Animation per un'adattamento cinematografico a tema zombie.
Quarta di copertina
Benvenuti al Gil's All Fright Diner, dove gli attacchi zombie sono frequenti e nessuno sa cosa si nasconde nel freezer...
Duke ed Earl sono solo di passaggio nella Contea di Rockwood, quando sostano al Gil's Diner per mangiare un boccone. I ragazzi non hanno intenzione di restare, almeno fino a quando Loretta, la corpulenta titolare del ristorante, non offre loro 100 dollari per sbarazzarsi degli zombie che ogni notte tentano di entrare nel suo locale. E dato che Duke è un licantropo ed Earl un vampiro, per i due squattrinati viaggiatori la proposta sembra una ghiotta opportunità di fare cassa.
Ma i morti viventi sono solo la punta dell'Iceberg. Qualcuno infatti pare voglia mandare via Loretta dal Diner, con la chiara intenzione di aprire le porte dell'inferno. Prima che Earl e Duke arrivino in fondo al mistero, dovranno vedersela con un'infinità di 'complicazioni' sovrannaturali, tra i quali: bovini zombie, un fantasma innamorato, una strega minorenne e il terrificante potere occulto del Pig-Latin.
E forse – solo forse – anche la fine del mondo.
Scabroso, emozionante ed esilarante, In trappola al Gil's Diner vi solleticherà le braccia... prima di strapparvele via di dosso.
L'autore
A. Lee Martinez vive a Terrel, in Texas. In trappola al Gil's Diner è la sua opera prima, con la quale si è aggiudicato un Alex Award assegnato dall'American Library Association. I diritti cinematografici del romanzo sono stati opzionati dalla Dreamworks Animation.
Il libro è in vendita nelle migliori librerie e su www.delosstore.it
2 commenti
Aggiungi un commentoSinceramente non capisco questo Odissea Zombie; il primo libro era un Teen Horror... il secondo "serio negli intenti"... e il terzo da "cartone animato"... e che dire delle copertine? anche per il terzo volume è solo specchietto per le allodole... chi mia potrebbe capire che il genere del terzo volume non è propriamente horror? ma una sorta di "parodia" alla "Horror Movie"? Ok, mischiare i generi, va bene che Lansdale lo "osanna"... ma è proprio la serie Zombie che mi lascia perplesso, allora avevo ragione che il filone Zombie proprio non esiste, se non in pochi volumi che somigliano troppo tra di loro... fosse per loro pure il Caso Valdermann di Poe sarebbe una Zombie Novel...
Ciao, Thersicore.
Grazie per le tue note e segnalazioni. E grazie per aver letto i libri.
Il discorso è lungo, molto lungo. Il filone zombie c'è, ma in queste prime battute abbiamo pensato di prendere le storie che ritenevamo migliori per un pubblico più vasto di persone, ovvero il pubblico di lettori che ci segue da tempo. Il mercato lo fanno i lettori (più tante altre cose). Questo non significa aver preso a "caso" e nemmeno "storielle". Jonathan Maberry è il migliore scrittore di zombie novel (Rot&Ruin ha vinto 11 premi letterari). La Frater la prima donna a scrivere di zombie. E Martinez è davvero bravo, ma i motivi del suo ingresso li ho spiegati nella news. Gli zombie non sono solo Romero, questo è il concetto. Ci sono diversi modi di intendere la narrativa con gli zombie. I nostri sono sempre cattivi, e non innamorati. Hai ragione nel dire che molti si somigliano e non sempre sono buoni romanzi, per cui bisogna saper prendere, e non sempre è così semplice.
Ovviamente hai il dovere di criticare, perché penso che ognuno abbia il diritto di dire la sua sui libri che legge. Capisco qual è il tuo punto di domanda e la tua esigenza. Fidati, ci stiamo arrivando (ma piano, e per gradi, perché la crisi non permette corse, e perché l'horror fine a se stesso non vende nulla). Tu, se puoi, continua a seguirci con fiducia.
Grazie mille per il tuo intervento.
Francesco
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