Dopo i black metallers Stormlord (Medusa's Coil nell'album The Gorgon Cult) e i power metallers Bejelit (The Haunter of the Dark in Hellgate), un'altra band italiana rende omaggio, nell'anno appena concluso, all'universo fantastico-orrorifico dello scrittore H.P. Lovecraft.

Si tratta dei siciliani Valkija che , con The Unknow Kadath, ispirato a The Quest of the Unknow Kadath, romanzo breve scritto nel 1926-27 e ricchissimo di suggestioni oniriche, pongono il loro esordio discografico, Avengers of Steel, sotto il segno del Maestro di Providence.

Formatosi nel 1999, il quartetto capeggiato dalla singer Zoraija, si è messo in luce con il demo Days of the Rising Sun (2002), catturando l'attenzione della Sonic Age, giovane etichetta greca votata alla difesa dell'heavy metal più ortodosso. E Avengers of Steel palesa tutta la dedizione dei Valkija ai maestri del genere, Judas Priest in testa, offrendo una selezione di brani potenti, diretti che puntano al cuore dell'ascoltatore e dai testi che parlano di storia (lo scontro tra i Celti e i Romani in Hathchet Blade), di vendetta (The Last One) dell'amore per le moto, uno dei topoi dell'heavy metal classico (Son of Thunder) e per le opere di Lovecraft.

Già presente nel demo del 2002 ma riarrangiato per l'occasione, The Unknow Kadath è il masterpiece del disco: un brano lungo, dall'atmosfera cupa e dalla struttura composita che alterna aperture acustiche e sostenute parti metalliche.

Attualmente i Valkija sono già alle prese con il materiale del nuovo disco che, come anticipato in un'intervista a Wildzine (www.wildzine.it ), tratterà tematiche fantascientifiche.