La casa editrice From Software, avvalendosi degli sviluppatori della Agetec, propone per Play Station 2 un survival horror dal nome evocativo: Kuon, i nove rancori.
Il titolo rievoca la saga cinematografica nipponica Ju-on, che in questi giorni vede in sala il remake occidentalizzato: The grudge.
La sola sequenza introduttiva del gioco è da brivido: un uomo viene svegliato da rumori sinistri provenienti dai recessi del castello in cui risiede e cade preda di uno spettro femminile dai lunghi capelli neri che ne imprigiona il corpo in una scatola per motivi ignoti.
Le meccaniche di gioco sono fin troppo simili a quelle delle serie Resident Evil e Alone in the Dark, e i giocatori più accaniti proveranno una certa familiarità col sistema di controllo e di gestione delle visuali. Dal punto di vista grafico, si parla di modelli 3D su sfondi prerenderizzati. Una pecca: i volti sono assolutamente inespressivi!
Un altro trucco già visto è quello delle sequenze a sorpresa che stordiscono il giocatore e lo shockano; naturalmente il tutto funziona solo all’inizio, poi ci si abitua.
Anche la possibilità di scegliere fra due personaggi i cui cammini si incroceranno spesso riporta alla mente analoghe situazioni proposte da diversi titoli precedenti.
Utsuki è la protagonista della fase Ying, o capitolo della luce; figlia di un famoso esorcista scomparso da giorni nel castello stregato, sceglie di cercare il genitore accompagnata dalla sorella. L'altra eroina è Sakuya, che affronterà la fase Yang, o capitolo dell'oscurità, anche lei sulle tracce del padre di Utsuki in qualità di allieva.
Al termine delle due storie, verrà sbloccato un ulteriore capitolo destinato a tirare le fila di tutta la vicenda.
Entrambe le ragazze possiedono un'arma standard e potranno dotarsi di strumenti di distruzione più potenti, ma sono anche istruite nelle arti dell'esorcismo e possono sfruttare il potere di diversi talismani per invocare incantesimi, o creature magiche in grado di combattere i mostri al loro posto.
Menzione d’onore ai nemici: essendo l'avventura ambientata durante il periodo Heian (corrispondente agli anni compresi tra il 794 e il 1192), i mostri più frequenti sono spettri dei classici kaidan, i racconti di fantasmi.
Per concludere parliamo del sonoro: i temi musicali sono pochi e brevi, intensi ma, alla lunga, ripetitivi. Gli effetti invece sono di ottima fattura e sembrano adeguati alle diverse situazioni.
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