Il primo romanzo del 2012 targato Editrice Nord si intitola Se fosse per sempre (Hereafter, 2011) della scrittrice americana Tara Hudson.
Si tratta di un paranormal romance con risvolti horror e adatto a lettori YA ma gradevole anche per persone adulte. E’ il romanzo d’esordio della scrittrice ed è anche il primo titolo della trilogia Hereafter. A questo romanzo seguiranno Aryse (entro la fine di quest’anno) e un terzo previsto per il prossimo anno.
Protagonista del romanzo è Amelia, una ragazza di diciotto anni o, per meglio dire, il fantasma di una ragazza morta a quell’età; si aggira sulle rive di un fiume, sempre sola, presa da grande melanconia, non ricordando nulla di se stessa, sa solo il suo nome, ogni tanto ha degli incubi oppure rivive il momento dell’annegamento. Un giorno si ritrova a fluttuare nell’acqua e scopre di non essere sola; vicino a lei: un ragazzo che sta affogando in quel momento. Anche se Amelia sa che i vivi non possono sentirla, gli urla di uscire dallo svenimento e di nuotare, gli va vicino e riesce addirittura a toccarlo, cosa mai avvenuta in precedenza. Il ragazzo apre gli occhi e Amelia scopre che lui la può vedere; lo convince a tornare in superficie e nuotare verso la riva, verso un gruppo di amici che lo stavano cercando, poi viene caricato su un'ambulanza e portato via.
Amelia pensa che è riuscita a toccare il ragazzo e a farsi vedere da lui perchè in pratica era sulla soglia della morte. Joshua, il ragazzo che lei ha salvato, la cercherà, e i due potranno parlarsi; lui l’aiuterà a scoprire la sua identità e tra loro nascerà un sentimento più forte della morte.
Nel contempo però interviene un misterioso personaggio, Eli, anche lui un fantasma al servizio di forze oscure. Eli vuole Amelia come amante e, come se questo problema non bastasse, interviene anche la nonna di Joshua, veggente; riesce anche lei a “vedere” Amelia, non gradisce la relazione con il nipote e promette di distruggerla con l’aiuto della sua congrega. Ci sarà un futuro per i due giovani amanti?
Un brano dal testo:
Gridai.
Gridai come quando la morte mi aveva travolto.
In quel momento, il ragazzo aprì gli occhi e mi fissò.
Ero sconcertata. Poteva… vedermi?
Lui allungò una mano e me la posò sulla guancia.
Poi sorrise.
La mia gioia era incontenibile.
Mi vedeva! Mi vedeva!
L'autrice:
Tara Hudson è nata e cresciuta in Oklahoma, dove abita ancora oggi con il marito e il figlio. Fin da ragazzina, è sempre stata una gran divoratrice di libri e si divertiva a raccontare storie di fantasmi alle sue amiche durante le loro «escursioni» nei cimiteri. Se fosse per sempre è il suo primo romanzo, salutato da un grande successo internazionale, e ha avuto origine proprio da uno di quei racconti.
La quarta:
Chissà da quanti anni Amelia si aggira sull’argine del fiume, invisibile al mondo e sospesa in un eterno presente.
Quand’è morta – proprio in quel fiume – di anni ne aveva solo diciotto ma, da allora, una specie di nebbia ha inghiottito ogni suo ricordo, dal volto della madre alle risate degli amici, dal profumo delle rose al sapore delle albicocche, condannandola a una cupa solitudine. Finché, un giorno, non avviene una cosa incredibile: nelle stesse acque scure che hanno segnato il destino di Amelia, un ragazzo rischia di annegare. E lei riesce ad aiutarlo, a salvarlo, a farlo vivere. Perché quel ragazzo – unico al mondo? – può vedere Amelia, può sentire la sua voce, può accarezzare il suo viso. In quell’istante, lei capisce di non essere più sola, di aver trovato qualcuno pronto ad affrontare qualsiasi sfida, per lei. Ma, soprattutto, di aver trovato qualcuno in grado di far palpitare il proprio
cuore, quel cuore che ormai aveva cessato di battere. Se fosse per sempre, sarebbe un amore perfetto.
Se fosse per sempre…
Se fosse per sempre di Tara Hudson (Hereafter, 2011)
Traduzione Paola Bonini
Editrice Nord, collana Narrativa 473, pagg. 356, euro 18,60
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