E’ uscito lo scorso 25 ottobre per Scarlet Records il nuovo album della thrash/black metal band genovese dei Necreodeath: Idiosyncrasy. Anticipato a maggio dalla raccolta The Age of Fear, contenente il meglio della produzione dei Necrodeath, è il nono lavoro di inediti in studio per la band, che ci aveva lasciati nel 2009 con Phylogenesis (Old Skull, del 2010, era un album di cover).

 

Il disco era già stato presentato in precedenza attraverso un trailer che omaggiava Quentin Tarantino, non solo in merito allo slogan (“Out now the new PULP album from...”), ma anche nel contenuto, simpatica parodia di Le Iene (come sapete, purtroppo noi non ve lo possiamo mostrare a causa delle recenti restrizioni della S.I.A.E, leggi qui, ma potete trovarlo sul sito ufficiale della band).

 

Un disco già apprezzato anche all’estero, dove il critico musicale Dom Lawson (Metal Hammer inglese) ha espresso giudizi entusiasti, tanto da concludere dicendo: “Fate finta che la collaborazione fra i Metallica e Lou Reed non sia mai esistita".

 

Il disco si presenta come un’unica ‘suite’ divisa in sette sezioni, difficilmente giudicabili separatamente, con riff e strutture che si richiamano di traccia in traccia.

Il ringhio di un Cerbero infernale apre il viaggio all’interno della suite, dopodiché un canto liturgico in polifonia e un riff relativamente rilassato ci introducono a una struttura rapida ma non troppo: le ritmiche si dimezzano, rallentano e si moltiplicano di nuovo in un vertiginoso cambio di valori sostenuto magistralmente alla batteria da Peso, incalzato dal basso di GL. La terza sezione, ricercata ed elegante, mostra un’alternanza progressiva fra elettrico e acustico, lasciando ampio spazio ai virtuosismi tecnici di Gonella, mentre l’evocativa narrazione in latino da parte di Flegias appare luttuosa e funerea. Con la quarta ‘Part’, ci manteniamo su toni minacciosi, ma sempre a tratti violenti (soprattutto con l’intrusione della sei corde), a tratti distesi. In Part V, come per gli episodi precedenti, i valori ritmici rimangono in una dimensione ‘neutrale’ quel tanto che basta per trasmettere i messaggi verbali, poi, inattese, piovono sfuriate e di nuovo si stirano le atmosfere, donando quasi un retrogusto catchy ai riff, mentre i sussurri sono morbosi, ficcati come lugubri inserti fra scream e growl. Con le successive parti, non ci discostiamo molto da quanto già introdotto, e il lavoro, omogeneo ed equilibrato, si richiude con il gregoriano e il ringhio infernale.

 

In definitiva, pur non trattandosi sicuramente di un lavoro di efficacia immediata a un primo ascolto, l’impatto incuriosisce a ripetere l’esperienza e ad apprezzare le sfumature a ogni passaggio. Un disco sporco e pulito al tempo stesso, aggressivo e raffinato. Un putiferio thrash, infarcito di virtuosismi progressivi.

 

Già ho avuto modo di parlare con il frontman Flegias in occasione dell’Italcon/Delos Days per la relazione su I vampiri nell’heavy metal italiano e la band tornerà sicuramente su Horror Magazine a seguito della data toscana.

 

I Necrodeath difatti sono attualmente in tour. Hanno da poco toccato diversi paesi europei e città italiane. Per chi non volesse perdere le prossime date, ecco qui i dettagli:

 

27 Gen — (ITALY) Bergamo — Keller

28 Gen — (ITALY) Livorno — Elvis

25 Feb — (ITALY) Torino — United Club

 

Maggiori info:

Sito UFFICIALE: www.necrodeath.net

MYSPACE: www.myspace.com/necrodeath100x100

FACEBOOK: http://it-it.facebook.com/pages/Necrodeath/66524749485