Dead Island, l'ultima creazione della Techland, è un survival horror in stile RPG che va ad allungare la già lunga lista di videogiochi che hanno come principali nemici gli zombie. In tale lista contiamo già titoli di largo successo quali Resident Evil, Dead Rising e Left 4 Dead.
Questa volta la piaga zombie si scatena su Banoi, isola tropicale sede di numerosi resort e hotel di lusso: il protagonista, dopo aver passato ubriaco la nottata, si ritrova al risveglio in un inferno nel quale i villeggianti devono difendersi da orde affamate di non-morti.
Il giocatore può scegliere tra quattro personaggi, ognuno con le proprie caratteristiche: Purna l'esperta di armi da fuoco, Sam B l'esperto di armi contundenti, Xian specialista nell'usare le lame e Logan che preferisce lanciare oggetti. È possibile sviluppare nel corso del gioco le abilità del proprio personaggio impiegando i punti esperienza guadagnati uccidendo gli zombie. Purtroppo anche questi ultimi diventano sempre più potenti a mano a mano che si avanza nel gioco, per cui non si è mai in condizioni di superiorità rispetto ai nemici e ci si muove sempre cauti e senza troppa sicurezza.
Gli scenari sono stupendi. L'isola di Banoi è interamente esplorabile ed è piacevole fermarsi a osservare i paesaggi tropicali, il sole abbacinante e le spiagge punteggiate da bungalow e palme. Il fatto di assistere all'orrore alla luce del sole in posti tradizionalmente dedicati al benessere non fa altro che accrescere l'atmosfera di disperazione e desolazione.
Banoi non è soltanto un paradiso tropicale visitato dai turisti ma possiede anche un lato oscuro, ancora prima di essere invasa dagli zombie: la principale città dell'isola, Moresby, è in mano alle bande di criminali e c'è una completa segregazione tra le zone ricche e le zone povere; le avventure ambientate a Moresby si svolgono in un ambiente più cupo dove l'anarchia e la violenza delle gang locali non fanno altro che aumentare i problemi.
Le quest, sia quelle principali che quelle secondarie, si ripetono con poche variazioni durante il gioco: si deve raggiungere un certo punto dell'isola affrontando gli assalti degli zombie e, compiuta la missione, ritornare al punto di partenza. L'ambiente è però talmente interessante che ci si avventura volentieri in esplorazioni in zone al di fuori dell'itinerario previsto (l'HUD prevede infatti una minimappa che segna il percorso da seguire); i vagabondaggi sono largamente ricompensati dai personaggi (vivi o morti) che si incontrano e dalle ulteriori nuove quest che si presentano, nonché dall'opportunità di trovare qualche nuova preziosa arma.
Il gioco è pensato per il multiplayer: i cut-scene mostrano sempre tutti e quattro i personaggi principali anche se si gioca in modalità single-player e il numero di zombie che si devono affrontare diventa presto eccessivo. Va comunque aggiunto che nel gioco è impossibile morire definitivamente: anche nel peggiore dei casi si “resuscita” perdendo solamente un po' di denaro.
Non si ha purtroppo un'immedesimazione nei protagonisti e nemmeno un grande coinvolgimento nel gioco: i combattimenti ravvicinati visti in prima persona sono resi in maniera approssimata e le vicende dei vari personaggi lasciano alquanto freddo il giocatore. Questo è un peccato in quanto il trailer del gioco, che mostrava una bambina trasformarsi in zombie e attaccare il padre, aveva lasciato intendere che ci sarebbe stata una maggiore attenzione al coinvolgimento emotivo del giocatore, elemento invece del tutto assente dal gioco.
Le tipologie di zombie sono quelle già viste in numerosi film o videogiochi: cadaveri che camminano a stento (Romero), che corrono (28 Giorni Dopo), e altre creature che esplodono o vomitano veleno (Left 4 Dead).
Le armi a disposizione per fare a pezzi i nemici sono numerose e praticamente ogni oggetto può essere adoperato come tale: remi, machete, mazze da baseball, casse di materiale... Le armi si posso anche personalizzare, anche se non si raggiungono mai i livelli di divertente assurdità di un Dead Rising 2.
In conclusione, Dead Island non risalta in maniera particolare in mezzo a numerosi altri titoli simili e non porta alcun elemento di novità nel campo (già troppo abusato) degli zombie, ma riesce a impiegare bene le formule del genere e a risultare comunque divertente.
Valutazione tecnica
Piattaforma: PC, Playstation 3, Xbox 360
Publisher: Deep Silver
Sviluppatore: Techland
N. giocatori: 1 (4 online)
PEGI: 18
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