Una giovane donna, accusata di stregoneria, viene giustiziata nella gelida valle di Dunderland. L’esecuzione è datata 1695. Da qui in avanti, di tanto in tanto, proprio Dunderland è teatro di eventi incomprensibili, dalle conseguenze nefaste. Sparizioni, tragedie: episodi tanto misteriosi quanto inquietanti.
La sinistra tradizione non si interrompe con gli anni e coi secoli, perpetuandosi fino ai giorni nostri, nel 2011. Nella valle di Dunderland, oggi, si affaccia un’altra giovane ragazza, di nome Laura. Laura sta inseguendo il suo sogno: desidera ardentemente coronare la sua passione per il teatro guadagnandosi il ruolo di regista.
Insieme al gruppo di attori che dirige, ha deciso di mettere in scena uno spettacolo in un campo scout abbandonato. Al suo arrivo, diverse persone la mettono in guardia, invitandola a non avvicinarsi a un luogo portatore di dolore e morte. Per Laura però, si tratta soltanto di superstizioni. Fino a quando, improvvisamente, l’attore che assumerà il ruolo di protagonista scompare.
La trama di Dunderland (regia norvegese di Finn-Erik Rognan e Nils J. Nesse) appare interessante e tracciata con cura. Una classica storia con al centro la figura della strega, una storia che certamente potrà trovare il suo spazio per arricchire l’attuale panorama in ambito horror, forse maggiormente affollato in altri settori. Uscita prevista per il 2012 (a gennaio in Norvegia).
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