Anche HorrorMagazine si prende qualche giorno (solo 3, per la verità) di vacanza. Ma, in realtà, non ci fermeremo nemmeno a Natale.

Come già annunciato, sono in arrivo numerosi cambiamenti.

Noi di HM abbiamo deciso di dedicarci esclusivamente all'horror fantastico, o soprannaturale. La nostra scelta è motivata da due considerazioni: 1) in Italia, in questo momento, manca una webzine pensata e scritta soprattutto per i fan del weird, del gotico, del "cosmic horror" lovecraftiano, della ghost story. 2) L'horror, in questo momento, può sopravvivere solo recuperando e, naturalmente, rinnovando la sua "vena" fantastica (pur con tutte le sfumature possibili, anche quelle più cupe e più spinte).

Una trasformazione del genere ci fa tremare i polsi: per noi sarebbe stato molto più comodo e conveniente "vivacchiare" tra il nome di un attore famoso e l'altro, limitandoci ad essere la camera di risonanza delle riviste americane dedicate al cinema horror oppure facendo da "cerniera" tra un horror che (secondo alcuni) non può più esistere e nuovi generi mainstream che con l'horror non c'entrano poi molto. Invece niente: siamo delle teste dure. Che volete farci? Siamo cresciuti leggendo i libri sbagliati, evidentemente, e cercandoci i maestri un po' di qua e un po' di là, dove preferivamo, seguendo le coordinate del gusto e della qualità invece che quelle offerte da "vie del new-horror" ormai esaurite sia in termini di creatività che di risultati pratici (appetibilità per gli editori, vendite, accoglienza da parte della critica non specializzata).

Non è che, da questo momento in poi, non vi parleremo più di ciò che confina col mainstream, o di Hollywood e di attrici belle e famose (avete visto la "Dark Lady della settimana", no?), ma cercheremo con tutte le nostre forze di dare voce-spazio a quelle iniziative, sia nostrane che straniere, che tentano eroicamente di proporre un diverso modo di intendere l'horror, slegato dalla semplice cronaca nera e figlio, invece, del mito e dell'immaginazione. Forse subiremo un'emorragia di lettori (anche se le decine e decine di lettere ricevute in questi ultimi giorni, testimonianze di stima ed entusiasmo per questo ritorno al "fantastico", ci fanno ben sperare) ma, dinanzi a un mercato che è ormai un ipermercato di prodotti quasi sempre fatti con lo stampino, desideriamo diventare un po' come quei negozietti di cianfrusaglie, di libri ammuffiti, giocattoli d'annata e altre bizzarrie assortite.

Un diverso modo di intendere l'horror, dunque, che a molti sembrerà un assurdo anacronismo, poiché si allaccia strettamente alla tradizione di autori ormai lontani nel tempo. Ma una lezione, quella dell'horror fantastico, non può essere considerata sorpassata sino a quanto ci sarà chi cerca libri e film capaci di spaventare con le ombre, col buio, col puzzo di zolfo, con vetuste stregonerie, con fantasmi ghignanti e incubi febbrili. Fino a quando, insomma, ci sarà chi vuole provare quel particolare tipo di paura, pregiato come un buon vino, che è la paura per l'ignoto.

Avremo modo di approfondire l'argomento già nei prossimi giorni.

Chiudiamo per ferie, con la promessa di tornare con un gran numero di sorprese. Alcune delle quali destinate a far discutere per molto tempo.

Per adesso: buon Natale a tutti!

Ci rivediamo il 27 dicembre.