Matt Lombard è un nome ormai noto a chi frequenta con un certo interesse la scena della moderna arte digitale, specie in quei territori di confine fra l'horror, certo metal e il feticismo deviato e deviante.
Ha esposto con alcuni degli artisti più famosi nel settore quali David Ho, i fratelli Hildebrandt, Alessandro Bavari o Dan Ouellette.
Formatosi come chitarrista e suonando per ben otto anni con alcune delle death metal band più estreme del midwest statunitense, Lombard ha poi vissuto quella classica fase di stanca, dovuta al lavorare a stretto contatto con altre persone, che colpisce spesso alcuni artisti.
Il nostro ha reagito dando un taglio netto alla carriera musicale e isolandosi nei territori della fotografia e dell'arte digitale. Tre i numi tutelari che hanno guidato la sua ricerca grafica ed estetica: si tratta dei nomi fin troppo ingombranti di Joel Peter Witkin, Robert Gregory Griffeth e, naturalmente, H.R. Giger.
Il risultato è un'opera che parte dal corpo umano, spesso da quello femminile per poi lacerarlo con una tensione che è parimenti feticistica e apertamente weird.
Le sue figure sembrano spesso reduci da eoni di amplessi devianti con abominii interstellari, vestigia digerite e ristrutturate di una donna che fu.
Sopra ogni altro suo lavoro brillano le immagini realizzate per il recente CD dei Cradle of Filth, Nymphetamine, di cui Matt ha curato sia la copertina che il booklet interno di venti pagine. Ma i COF non sono la sola band ad apprezzare la morbosa fantasia di questo artista in quanto anche gli Aesma Daeva per il loro prossimo cd di imminente uscita proporranno alcune opere di Lombard sia per la copertina che per l'interno.
Di recente un piccolo caso è sorto quando la Roadrunner Records/Blue Grape si è vista rifiutare la produzione di una linea di magliette da parte della TOT Shirts proprio a causa di una fotografia ritoccata opera di Matt che ritrae una donna a petto nudo con evidenti perdite di sangue dal pube e la scritta You Gilded Cunt sul dorso.
Come sempre mi accade quando ho a che fare con artisti internazionali, a prescindere da ogni giudizio qualitativo sulla loro opera, mi preme sottolineare una professionalità e una attitudine positiva distante anni luce da certo italico bestiame: ho contattato Matt poche ore prima di scrivere questo articolo e, in mezzo a mille impegni promozionali e mostre, Lombard ha subito trovato un attimo di tempo per complimentarsi con HorrorMagazine e darmi completo accesso a ogni sua immagine. Spesso mi capita di inviare richieste a supposti artisti italiani di vario tipo (scrittori, pittori, registi…) che o snobbano con disgusto il web oppure pretendono assurdi rimborsi spese per invio di materiale, fregandosene del fatto che articolo e recensione dovrebbero rappresentare per loro occasione di pubblicità gratuita. Questo, come tanti altri fattori, è l'ennesimo campanello di allarme sulla penosa situazione dell'arte e del genere horror in Italia.
Obbligatoria una visita al sito ufficiale di Matt Lombard.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID