La Castelvecchi Editore ha pubblicato alla fine dello scorso anno un romanzo dello scrittore italiano Luca Masali dal titolo La vergine delle ossa.
Trattandosi di un nostro autore di tutto rispetto, notissimo anche all’estero, riteniamo doveroso segnalare la presenza di questo romanzo in libreria. Un romanzo che coniuga splendidamente horror, fantasy e thriller.
Nel romanzo, che si svolge alla fine del 1800, il lettore seguirà le vicende di un serial killer, ma il protagonista è Cesare Lombroso: per lui, dopo tante lotte è venuto il momento di godersi la gloria; la sua Antropologia Criminale è una disciplina ufficialmente riconosciuta, nessuno dubita più del suo metodo scientifico per distinguere con riga e compasso l’uomo di genio dal delinquente, la donna normale dalla prostituta, il criminale nato dal pazzo furioso.
Nel manicomio dove Lombroso lavora è ricoverato un pazzo furioso che si fa chiamare U.G. e passa tutto il suo tempo a creare una sconcertante scultura d’ossa. Ossa di vacca, di donna, di pollo, non v’è differenza. Il pazzo non spiega il perchè della scultura, ma giura che è la Vergine Maria in persona a ordinargli in sogno di costruirla.
Inoltre U.G. stringe amicizia con un altro ricoverato che ha tentato il suicidio, si chiama Emilio Salgari, questi ora vive in un mondo che esiste solo nella sua testa: si crede ora capitano di mare, ora scrittore e alcune volte si identifica con un certo Yanez de Gomera.
I due fuggiranno insieme e per Lombroso l’affare si complicherà enormemente in quanto riprendono ad accadere nuovi e atroci delitti.
L’autore:
Luca Masali è nato a Torino, ma vive da tempo in Lombardia. E’ uno degli autori italiani più venduti e più tradotti all'estero. Ha esordito con un racconto su Delos nel 1996 al quale è seguito il romanzo I biplani di D'Annunzio, premio Urania e, l'anno successivo, il Premio «Bob Morane» come miglior romanzo straniero al Festival del libro fantastico di Bruxelles. E’ uno dei libri di fantascienza italiani più venduti.
Negli ultimi anni, dopo aver pubblicato La balena del cielo (Sironi 2008) e La perla alla fine del mondo (Urania Mondadori 1999, Sironi 2007) si è dedicato al noir, conquistando il Premio «Azzeccagarbugli» con L'inglesina in soffitta (Sironi, 2004). Le sue opere sono tradotte in francese e spagnolo.
La quarta:
A fine Ottocento, nel manicomio di Collegno i destini di molte anime perse si incrociano con quelli di uomini illustri. Come Cesare Lombroso, il famoso psichiatra celebrato per il metodo scientifico con cui riesce a distinguere, grazie a una riga e un compasso, l'uomo di genio dal delinquente, la brava ragazza dalla prostituta, il criminale dal pazzo furioso. Un certo Salgari Emilio che, a seconda dell'ondivagare della sua pazzia, si crede ora capitano di mare, ora scrittore. Marianna, una donna di vita triste e inguaiata. E infine, un delinquente nato, talmente pazzo da aver ripudiato persino il suo nome: si fa chiamare con le iniziali U.G. e passa le sue giornate in manicomio a creare una delirante scultura di ossa. Ossa di vacca, di donna, di pollo, non v'è differenza: ogni ossicino viene finemente scolpito con figurine primitive, di grande forza evocativa. Sullo sfondo, i delitti di un mostro sanguinario e inafferrabile che sventra giovani prostitute. In un crescendo di orrore e morte, U.G. scoprirà che nemmeno la pazzia potrà salvarlo dal suo passato. Ricordi atroci che - in un romanzo ispirato a una storia vera - si trasformano in imprevedibili colpi di scena.
La vergine delle ossa. Cesare Lombroso indaga di Luca Masali (2010)
Castelvecchi Editore, collana Narrativa 32, pagg. 425, euro 18,00
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