Giulio e Francesco Ferretti sono due giovani fratelli gemelli, legati da una triste infanzia, vissuta all'ombra di paurose e distorte credenze popolari.
Una madre troppo apprensiva e morbosamente cattolica, un padre assente e un misterioso difetto fisico portano Giulio, il più schivo e silenzioso dei due fratelli, ad allontanarsi anche dai suoi familiari, tagliando definitivamente ogni ponte comunicativo col resto del mondo e col suo passato.
Francesco sembra soffrire molto il distacco da Giulio, diventa intrattabile, nervoso. Un cambiamento radicale aggravato dalla scoperta di un segreto legato alla loro nascita, un segreto che porta i due fratelli a confrontarsi con il lato più oscuro dell'animo umano.
Un segreto che sembra legato agli efferati fatti di sangue ai quali il commissario di polizia Vanni cerca con ostinazione di dare un senso.
Qualcosa che collega Giulio e Francesco alla leggenda dei VERSIPELLIS.
Mentre Vanni s’affanna alla ricerca della verità sullo sfondo di una Roma cupa e livida, i due fratelli, iniziano a darsi la caccia, spinti da un istinto primordiale e feroce. Giulio, Francesco e Vanni dovranno percorrere una strada difficile e dolorosa, che li costringerà a passare attraverso leggende, follia e violenza.
È questa la sinossi di Versipellis, l’ultimo film Donatello Della Pepa (Moebiu - chi bussa alla mia porta?, 2006 - Imparare a essere morto, 2010), scritto con Luca Ruocco (Alma (gotica), 2007 - Le feste dei poveri, 2010).
Il titolo del film deriva dalla credenza, nella cultura romana, che la pelliccia del lupo rimanesse nascosta all'interno del corpo di un uomo, che poi si "rivoltava" assumendo le fattezze bestiali, rivelando la sua vera natura.
L’opera è una delle poche pellicole italiane che tratta il tema del lupo mannaro, costruite per intero sul modello americano, creato grazie agli effetti speciali di Luigi D'Andrea, autore di un lupo mannaro alto 2 metri e venti.
Nel cast oltre ai giovani Francesco Nappi (attore di altre pellicole di Della Pepa) e Lorenzo Pedrotti (già presente in Imago Mortis e in Krokodyle, entrambi di Stefano Bessoni), il veterano Marco Di Stefano (Quando Alice ruppe lo specchio).
Il film è prodotto da REVOK s.r.l. (www.revokfilm.com).
3 commenti
Aggiungi un commentoFinalmente un film italiano che combina la licantropia fantastica a quella medica!
Nell'articolo non è precisato che Versipellis è un cortometraggio.
Infatti mi sembra di leggere troppo interesse dietro un semplice corto. Dovunque vado leggo di questo titolo, quasi fosse la risoluzione agli italici problemi col cinema horror. Magari sarà un bel corto, ma teniamo i piedi per terra...
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