L’interessante collana HD della Rizzoli presenta nel mese di settembre il romanzo d’esordio dell’inglese Jasper Kent dal titolo I dodici (Twelve, 2009) primo titolo della serie Danilov Quintet.
A questo primo titolo è seguito Thirteen Years Later pubblicato nel corso del 2010, mentre per il prossimo anno è previsto il titolo The Third Section. La serie sarà composta da cinque titoli; abientata in Russia, la storia parte dall’inizio del 1800 con l’invasione di Napoleone e termina nel corso della Prima Guerra Mondiale poco prima della rivoluzione russa.
Twelve è un romanzo che miscela molto bene storia e horror, descrivendoci l’invasione della Russia fatta nel 1812 dalle truppe francesi comandate da Napoleone.
Le città russe sono conquistate una dietro l’altra e l’avanzata del nemico sembra inarrestabile; il capitano Aleksej Ivanovic Danilov tenta in ogni modo di arginare l’avanzata dei francesi, e decide di reclutare un gruppo di guerrieri mercenari chiamati Opricniki. Sono dodici, hanno gli stessi nomi degli apostoli, combattono solo di notte e sono di una ferocia senza limiti. Il capitano scoprirà ben presto che le leggende sui Vurdalak narrate dai genitori per far stare buoni i bambini, sono tristemente vere e che i vampiri assetati di sangue esistono sul serio. Quei dodici mercenari sono dodici vampiri e ora che il capitano Danilov li ha scatenati, non faranno distinzione tra francesi e russi.
L’autore:
Jasper Kent è nato nel Worcestershire, in Inghilterra nel 1968. Ha frequentato la King Edward's School di Birmingham e ha continuato a studiare Scienze Naturali presso il Trinity Hall di Cambridge, specializzandosi in fisica.
Ha trascorso quasi vent'anni lavorando come consulente di software freelance nel Regno Unito e in Europa. Nel contempo si dedicava alla narrativa scrivendo il presente romanzo e altro; si è occupato anche di teatro musicale.
Attualmente vive a Brighton, con Elena e sei topi chiamati Aletto, Nissa, Isotta, Polly, Messalina e Maude.
Un brano:
“Iuda parlo. Non capii le parole, ma compresi che si rivolgeva a Foma, e dal tono di voce sembrava più un suggerimento che un ordine. Foma voltò la testa verso Iuda e fece un largo sorriso compiaciuto. Gli altri due restarono a guardare mentre Foma si portava alla bocca la mano dell’uomo e affondava i denti con forza nella carne del palmo alla radice del dito medio. L’uomo strillò, non con il grido acuto e incredulo che mi sarei atteso, ma con l’ululato cupo e stanco di un uomo per il quale il dolore è diventato d’un tratto l’unica sensazione rimasta. Le altre ferite che vedevo sul suo corpo mi dicevano che gli Oprièniki quella notte avevano già dato sfogo ai loro appetiti.”
La quarta:
Sono dodici. Hanno gli stessi nomi degli apostoli. Vengono da una terra selvaggia, la Valacchia, ai confini dell’Europa cristiana. Sono mercenari, si fanno chiamare Oprièniki, come la guardia personale di Ivan il Terribile, combattono solo di notte, e la loro ferocia senza limiti gela il sangue ai nemici e agli alleati. Ma il capitano Aleksej Ivanoviè Danilov e i suoi commilitoni non hanno alternative: e l’autunno del 1812, la Grande Armée ha invaso la Russia, e ogni mezzo è lecito pur di rallentare l’avanzata di Napoleone verso Mosca. Quando osserva gli Oprièniki all’opera contro i francesi, Aleksej ripensa alle creature leggendarie che hanno terrorizzato generazioni di bambini russi: i vurdalak che torturano le loro vittime prima di dissanguarle. Forse non si trattava di leggende. E forse i nemici più pericolosi da affrontare non sono di questo mondo.
I dodici di Jasper Kent (Twelve, 2009)
Traduzione Ilaria Katerinov, Rizzoli, collana Rizzoli HD, pagg. 428, euro 16,00
ISBN 978-88-17-04228-4
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