Marilù Oliva, autrice di alcuni saggi, come I neri e i rossi, Grazia Deledda e Gabriel Garcia Marquez, si tuffa sul mondo romanzesco esordendo con il suo Repetita, libro noir ambientato nella stessa Bologna in cui la scrittrice vive.
Protagonista del romanzo è Lorenzo Cerè, un uomo solitario e negato per le relazioni sociali, che coltiva una grande passione: quella per la Storia, per la quale nutre un amore così profondo da arrivare a leggere più di novecento biografie di personaggi storici, nonché a conoscere a menadito tutti i particolari su numerose vicende. Un disperato della Storia, come lo stesso protagonista di definisce.
Lorenzo però ha un piccolo problema: soffre di una terrificante e perpetua emicrania che lo induce a rivolgersi alla dottoressa Malaspina per tentare di guarire. Ma l'incontro con l'affascinante psichiatra ben presto si trasforma in una lotta contro qualcosa di più terribile del mal di testa, una macchia scura che imbratta l'anima di Lorenzo da molto tempo: egli è infatti un serial killer, crudele e spietato, che s'ispira a quella Storia tanto amata per concepire i propri delitti. Ecco quindi che durante il percorso psicoanaltico con la psichiatra Lorenzo è combattuto tra nascondere tutto alla dottoressa, o aprirsi completamente e mostrare alla Malaspina la propria infelice infanzia di bambino preso a cinghiate nell'anima, intraprendendo così il cammino verso una possibile redenzione.
Repetita appartiene sicuramente al genere noir, ma non è un thriller. Spesso i due generi vanno a braccetto e le definizioni si confondono, ma in questo caso l'etichetta è univoca: mancano quasi tutti gli elementi tipici del thriller, come i protagonisti detective, le indagini e, sopratutto, l'identità segreta del killer. In questo caso invece sappiamo già tutto fin dall'inizio, perché a parlare è proprio l'assassino, e il lettore si ritrova spiattellato tutto il profilo psicologico del personaggio. Fin da subito si viene resi partecipi dei ricordi dolorosi rievocati da Lorenzo, nonché delle sue ansie, fobie e, sopratutto, della sua collera verso il mondo esterno. Insomma elementi come sangue, delitti e smembramenti rivestono un ruolo puramente di contorno a quello che è il fulcro dell'intero romanzo: il viaggio dentro una mente malata. Proprio in ciò consiste il punto di forza di Repetita, dove il lettore, anziché prendere le parti del solito poliziotto alla ricerca del colpevole, si cala in un'inedita veste provando l'ebbrezza di vedere il mondo attraverso gli occhi di un serial killer. Tutto avviene attraverso una scrittura elegante e nello stesso tempo fruibile, rispecchiante per molti aspetti la mentalità di Lorenzo. Un plauso va quindi fatto all'autrice che, facendosi forza di tale prospettiva, confeziona un romanzo godibile in grado di coinvolgere a pieno ritmo fino all'ultima riga, anche se forse il finale appare chiuso in maniera un po' frettolosa e approssimativa. In ogni caso gli amanti del noir dovrebbero acquistarlo senz'altro!
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