E’ una estate interessante quella che ci propone la Gargoyle con l’approdo in libreria il 30 luglio del romanzo Il sangue di Manitou (Manitou Blood, 2005)  dello scrittore Graham Masterton.

Questo volume segue a poca distanza l’interessante L’estate di Montebuio di Danilo Arona e il saggio Io credo nei vampiri di Emilio de’ Rossignoli in libreria dalla fine di giugno.

Il sangue di Manitou si svolge praticamente nei nostri giorni: siamo a New York durante una estate caldissima, e una nuova epidemia assolutamente sconosciuta si sta diffondendo per la città. Gli ammalati presentano dei sintomi che i medici non riescono a curare, hanno difficoltà a ingerire cibi solidi, sono ipersensibili alla luce del sole e riescono a dissetarsi solo bevendo sangue umano.

Sulla faccenda prende a indagare il sensitivo Henry Erskine, certo che la cura non può essere trovata dalla normale medicina ma attraverso vie misteriose e con l’aiuto degli spiriti dei Nativi americani e pertanto dovrà entrare nel regno oscuro e sotterraneo a metà tra i vivi e i morti.

Henry Erskine, veggente, erborista e cartomante, è il protagonista della serie Manitou iniziata nel 1975 e che comprende quattro romanzi, che sono:

1. The Manitou (1975)                     - edito nel 1978

2. Revenge of the Manitou (1979)    - inedito

3. Burial (1992)                               - inedito

4. Manitou Blood (2005)                   - Il sangue di Manitou

Il primo volume della serie fu appunto pubblicato nel 1978 da Cappelli editore con il titolo Manitou lo spirito del male. Da quel romanzo fu tratto l’omonimo film di William Girdler interpretato da Tony Curtis.

L’autore è molto abile nell'incrociare miti di diversa estrazione: in Il sangue di Manitou Masterton riprende alcune delle figure leggendarie dei Nativi americani e le fa incontrare/scontrare con le radici del vampirismo originate dalla sua terra d'elezione, la Romania: non le fascinose figure in mantello nero care a cinema e letteratura, ma la vera essenza del mito, quella degli strigoi, ancora massicciamente diffusa nel paese.

L’autore:

Graham Masterton è nato nel 1946 a Edimburgo, ha lavorato come reporter presso vari giornali e a soli 24 anni è stato nominato redattore esecutivo. Oltre che scrivere storie horror, scrive anche guide sul sesso, romanzi per ragazzi, romanzi su disastri e saghe storiche.

Il debutto come scrittore horror è avvenuto nel 1975 con il romanzo Manitou e da allora  ha scritto circa cinquanta romanzi e moltissimi racconti horror. Molti suoi lavori sono stati  trasformati in film o episodi per la tv, e hanno collezionato riconoscimenti di pubblico e critica in molti paesi. I suoi maggiori successi sono Charnel House (vincitore di uno Special Edgar conferito dalla Mystery Writers of America), Mirror (vincitore della Silver Medal of West Coast Review of Books), The House That Jack Built e Pray. Tre dei suoi racconti sono trasposti sul piccolo schermo per la serie "The Hunger", prodotta da Tony Scott. I diritti di uno dei suoi ultimi romanzi, Trauma (2002), sono stati acquistati dal regista Jonathan Mostow

Nella sua produzione ci sono delle interessanti serie come Manitou; Night Warriors (4 romanzi); Rook  (6 romanzi) e la recente Sissy Sawyer (2 romanzi).

Purtroppo in Italia, di questo autore è stato pubblicato pochissimo ed in modo incompleto come Manitou lo spirito del male; I guerrieri della notte che fanno parte delle serie sopracitate e L’inno delle salamandre (The Hymn);  Il genio (The Djinn) e infine Spirit. Il gelido abbraccio edito da Gargoyle nella collana Nuovi Incubi.

Un brano del romanzo:

Finalmente raggiungemmo Ground Zero, il punto dove erano crollate le torri del World Trade Center e dove stava già cominciando a innalzarsi la Freedom Tower. Anche là non c'era nessuno. o quanto meno, nessuno che fosse vivo. Le baracche del cantiere erano tutte deserte e i pesanti macchinari. retroescavatori, scavatrici, bulldozer e betoniere. erano fermi e silenziosi. Vidi il corpo di un uomo pendere da una gru, appeso a una decina di metri di altezza come se fosse stato impiccato, con due o tre gabbiani che lo stavano beccando.

Quel posto aveva destato in me una quantità di emozioni, quando ero venuto in centro a vederlo, dopo l'11 Settembre, ma a quell'epoca erano in corso le operazioni di sgombero, e il luogo era rumoroso, affollato e pervaso di animata determinazione; mentre quella mattina appariva semplicemente spettrale, un cantiere deserto in una città popolata da cadaveri che marcivano e da nonmorti che potevano circolare soltanto con il buio. La gru emise ripetuti suoni metallici, e uno dei gabbiani reagì con uno stridio di irritazione.

La quarta:

In una delle estati più torride degli ultimi decenni, la città di New York è preda di una strana e terribile epidemia. I medici non sanno dove sbattere la testa, mentre si moltiplicano le vittime preda di una sconosciuta patologia ematica: non riescono più a ingerire alcun cibo solido, divengono ipersensibili alla luce del sole, e provano un impulso irresistibile a bere sangue umano.

Mentre il panico si diffonde nella metropoli e orde di scalmanati assetati di sangue si riversano per le strade, il sensitivo Harry Erskine dovrà penetrare nell’oscuro regno a mezza strada tra i vivi e i morti e invocare gli spiriti dei nativi d’America per aiutarlo nella lotta per la sopravvivenza della razza umana, una lotta in cui la morte non è che l’inizio...

Il sangue di Manitou di Graham Masterton (Manitou Blood, 2005, Traduzione Annarita Guarnieri, Gargoyle Books, collana Nuovi Incubi 13, pagg. 378, euro 13,50)

ISBN 978-88-89541-34-0