A più di un anno di distanza dall'uscita di Fiction sembra strano trovarsi di fronte alla terza versione dello stesso album; la terza, in quanto, al lancio, era stata resa disponibile, oltre che la versione standard, anche un'edizione deluxe contenente un artwork esteso e dei contenuti video aggiuntivi. Eppure eccolo giungere nuovamente nei negozi, con una copertina più accattivante, una confezione lussuosa e un DVD allegato. Ma prima di addentrarci nelle novità presenti su questa expanded edition, accenniamo due parole sull'album stesso.
Apre il disco Nothing to no one, con un attacco in basso e batteria che subito fa capire quale sia il filo conduttore. I riff di chitarra tardano solo pochi secondi, presentandosi serrati e taglienti come la band ci ha abituati. Le strofe, ritmiche, di una complessità interessante, si sorreggono sulle melodie orecchiabili che hanno fatto la fortuna del genere, mentre nel ritornello le sei corde vengono lasciate respirare quanto basta per permettere alle tastiere di sovrapporsi senza essere soffocate dalla pesante distorsione.
La stessa strategia viene adottata anche nei brani successivi. The lesser faith si presenta meno intricata, con riff decisamente più semplici e l'introduzione di qualche passaggio di chitarra pulito. Segue quella che forse è la traccia più riuscita dell'intero disco, Terminus (where death is most alive), in cui l'attacco di tastiera è seguito dai migliori intrecci che le due asce svedesi riescono a mettere in campo, scongiurando la noia in quelle che altrimenti sarebbero melodie piuttosto banali. Segue a ruota quello che si è già rivelato un altro cavallo di battaglia: Blind at heart. Anche in questo caso, serrate linee di chitarra vanno a incorniciare un ritornello di facile presa in cui viene lasciato maggior spazio alla profondità delle tastiere.
Con Icipher il ritmo cambia: l'attacco è decisamente heavy e le chitarre si fanno più cadenzate, senza però perdere la giusta velocità. Si fa spazio qualche passaggio di tastiera in più, mentre una certa malinconia sembra cominciare ad avvolgere gli aggressivi vocalizzi di Michael Stanne. La sensazione viene confermata dall'evocativa Inside the particle storm che, nonostante la sua estrema semplicità, riesce a trasmettere tutto il gelo in essa contenuto, grazie anche allo splendido lavoro che è stato eseguito sui suoni. Con Empty me viene recuperata un po' della velocità, sacrificata in favore dell'atmosfera, senza però che l'alone di tristezza si allontani. Splendidi gli intrecci che le due chitarre riescono a creare per l'occasione sia in distorto che in pulito, coadiuvate sempre dalle note del sintetizzatore e da una sessione ritmica che non perde mai un colpo.
La sorpresa più grande giunge con Misery's crown, in cui Stanne ci regala un cantato pulito come non si sentiva dai tempi di Haven. La cupa nebbia cui riesce a dare vita il pezzo viene però infranta senza pietà dalla successiva Focus shift, che ci riporta per un attimo ai muri sonori che avevano segnato la parte iniziale dell'album. The mundane and the magic conclude la versione originale dell'album con l'ultima sorpresa, la comparsa di una voce femminile (quella di Nell Sigland dei Theatre of tragedy) accanto al pulito di Stanne nel ritornello, mentre nelle strofe il vocalist svedese non accenna a rinunciare al suo growl più cattivo.
Si chiudono così i 50 minuti originali di Fiction che, a pensarci bene, lasciano l'ascoltatore un po' in sospeso. Il primo brano bonus di questa expanded edition è A closer end, pezzo pubblicato, come è spesso usanza nel campo, solo in estremo oriente. Non si tratta però di un semplice 'contentino', ma di un brano registrato appositamente per questo full lenght e non meno riuscito degli episodi che lo precedono. Privare l'affettuoso e nutrito gruppo di fan occidentali di questo brano sarebbe stato imperdonabile. Lo stesso discorso può essere ripetuto per Winter triangle, strumentale limpida e atmosferica. Seguono altri due brani, anch'essi scritti appositamente per Fiction ma che inspiegabilmente non erano stati inclusi nella versione definitiva. Trattasi di Below the radiance, episodio che facilmente si sarebbe interposto tra le prime tracce del disco ma che non sfigura in coda, giusto per ricordarci da dove eravamo partiti, e di Silence in the house of tongues, strumentale cupa e opprimente, manifesto dell'anima più intima dei Dark tranquillity.
Alle quattro bonus track, che da sole raggiungono quasi un quarto d'ora di musica, si aggiungono le versioni live di Terminus e The lesser faith al Summerbreeze festival 2007. Dell'esibizione dei Dark tranquillity a detto concerto si ritroverà il video comlpeto nel DVD di accompagnamento, insieme a tre pezzi suonati al Bang your head dello stesso anno. Sempre nel DVD si segnala la presenza del promo video di Focus shift, un video della stessa canzone suonata dalla band in sala prove e infine un imbarazzante promo realizzato per Terminus con una nota marca di mattoncini giocattolo La durata totale del materiale incluso nel DVD è di 45 minuti abbondanti.
In conclusione, l'expanded edition di Fiction non è solo la solita collezione di live o di qualche bonus track mal registrata e inclusa solo per giustificarne l'uscita. Si tratta piuttosto della versione completa di un album pubblicato in origine in maniera incompleta. Questo potrebbe dar fastidio ai fan di vecchia data, che di solito sono i primi ad acquistare i prodotti della propria band preferita, ma di certo rappresenta un'ottima occasione per chi l'album non l'ha ancora acquistato, vista anche l'assenza di sovraprezzo rispetto alla versione originale.
1 commenti
Aggiungi un commentoBravissimo Alberto, ormai hai uno stile personale. Tecnico e scorrevole al tempo stesso. Complimeti!
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