Newton e Compton saluta il mese di febbraio con Il bambino che parlava con il diavolo, opera prima in bilico tra horror e dramma psicologico, che porta la firma di Justin Evans. Il libro è stato inserito dal Washington Post nella lista dei migliori romanzi del 2007.
Justin Evans
Il bambino che parlava con il diavolo (Brossura, 368 pag, € 9,90, ISBN 978-88-541-1337-4, data pubbl. 26/2/2009)
George Davis ha un problema: non riesce ad affezionarsi a suo figlio neonato. Nella speranza di tenere in piedi il suo traballante matrimonio e di riscattarsi come padre e come marito, George va in analisi. Nel corso delle sedute pian piano cominciano a riaffiorare i ricordi perduti della sua infanzia. Quando George aveva solo undici anni, sconvolto dalla morte prematura del padre, aveva iniziato ad avere delle terribili visioni. Incapace di controllarsi, George si abbandonava a comportamenti aggressivi e violenti. Ma quelle visioni erano solo il prodotto di un’immaginazione troppo vivace? Erano forse sintomi di follia? Oppure il piccolo George era posseduto dal demonio? Rimasto imprigionato nei ricordi del protagonista per tanti anni, ora il mostro di George si è svegliato. Ed è pronto a uccidere ancora.
Justin Evans è stato scout per la Paramount Pictures, poi nel settore investimenti del New York Times, e adesso gestisce un’azienda di social media technology. Vive a New York City con la moglie e il figlio. Il bambino che parlava con il diavolo è il suo primo romanzo.
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