Forse non tutti sanno che il film Amityville Horror, diretto da Stuart Rosenberg nel 1979 (e riportato sugli schermi nel 2005 da Andrew Douglas), è ispirato a una storia vera.
Tratto dal romanzo di Jay Ansom, Orrore ad Amityville, narra la storia della famiglia Lutz, che 28 giorni dopo aver acquistato una casa ad Amityville, fuggì durante la notte ‘asserendo’ che la casa fosse infestata da presenze oscure.
Il film di Rosenberg (che all’epoca incassò quasi 80 milioni di dollari) ha avuto ben sette sequel: Amityville Possession (1982), Amityville 3D (1983), Amityville Horror - La fuga del diavolo (1989), Amityville - Il ritorno (1990), Amityville 1992 (1992), Amityville - A New Generation (1993) e Amityville Dollhouse (1997).
La vera Amityville è una cittadina sorta intorno alla metà del 1600 sulla costa meridionale di Long Island, nello stato di New York. Vi ha abitato Al Capone, e George Washington ci passò per una notte di riposo.
La notte del 13 novembre 1974 Ronald DeFeo jr. sterminò la famiglia al 112 di Ocean Avenue. Asserì sempre di essere stato spinto dal demonio, ma nessuno gli credette. I Lutz vi si trasferirono poco tempo dopo e fuggirono in piena notte dichiarando in seguito che la casa era infestata da presenze malefiche.
I successivi abitanti non hanno più lamentato la presenza di spiriti, ma il numero civico è stato cambiato in 108 e pure l'aspetto della casa non è più lo stesso.
Ancora oggi, però, è un'attrazione turistica assai visitata.
Oltre alla nota saga, possiamo trovare Amityville anche nell'Amityville Island del film di Steven Spielberg Lo Squalo e nel censuratissimo brano omonimo di Eminem tratto dall'album The Marshall Mother's LP.
Ora, la MGM, sta pianificando una nuova storia su Amityville, che vuole configurarsi come qualcosa di diverso da un semplice sequel. Prendendo spunto dalle numerosissime pellicole che, negli ultimi anni, si non messe al passo con i tempi, focalizzandosi sul mondo dei multimedia, la produzione vuole che la storia sia incentrata in particolare su Internet.
Di cosa tratterà ancora non è chiaro. La rete sarà solo un pretesto per raccontare di nuovo la solita storia o cambierà nettamente il soggetto? Saranno i multimedia, in generale, a fare da sfondo alla narrazione, configurando il film come una sorta di Stay Away per adulti, o ci ritroveremo con Amityville anche sul pc?
Per saperlo, non ci resta che tenerci e tenervi aggiornati.
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