Ci sono diversi modi di intendere il mestiere di regista. Chi lo vede come puro lavoro, chi come passo obbligato per la fama e la ricchezza, altri ancora come arte e ispirazione.
Roger Avary non casca facilmente in queste categorie. Per lui girare un film è puramente questione di ossessione. E’ passato del tempo dall’esperienza di Killing Zoe e Pulp Fiction e quello che era un semplice emulo di Quentin Tarantino è riuscito a distaccarsi da certo tipo di regia per giungere alla splendida prova di maturità che è il recente Le regole dell’attrazione, film che ha fatto la sua fugace comparsata anche sugli schermi italiani.
Parlavamo di ossessione: Avary ne ha sviluppata una morbosa per la serie di videogames per Playstation intitolata Silent Hill, al punto di cominciare a scrivere una sceneggiatura per una riduzione cinematografica.
“Silent Hill, Silent Hill, Silent Hill... La mia intera vita ne è consumata...” dice il giovane regista, “... la colonna sonora del secondo episodio, la graphic novel e naturalmente il gioco, che continuo a rigiocare ogni sera. Conduco vita monacale qui in Francia: di sera gioco alla Playstation e di mattina arriva una macchina che mi trasporta negli uffici della 4th Floor dove lavoro alla sceneggiatura, con sottofondo musicale composto da strane colonne sonore di film italiani. Alle volte interrompo il lavoro per giocare con la console di cui è dotato l’ufficio. Mangio strano pane francese e bevo troppo caffè, nero e forte, ben diverso da quello che abbiamo negli USA. Poi arriva la sera e torno nel mio piccolo appartamento tipicamente francese, con travi al soffitto e pavimenti di legno, scricchiolanti. E per tutta la notte vagabondo per l’universo di Silent Hill in cerca di indizi e ispirazioni. Si tratta della migliore esperienza di stesura di script che io abbia mai avuto”.
Porre la nostra fiducia nelle mani di gente fissata e ossessionata può essere rischioso, ma qualcosa ci dice che il buon Avary non ci deluderà. Rimaniamo in trepidante attesa.
3 commenti
Aggiungi un commentoLa notizia mi incuriosisce.
Avary è sicuramente un valido regista: devo dire che il suo Killing Zoe mi colpì non poco a suo tempo, con quel suo essere un po' onirico, malato, sbarellato (decisamente "drogato").
Ma non lo trovai, comunque, un film completamente riuscito.
Silent Hill è un survival horror soddisfacente: il primo episodio, per tutti noi che avevamo giocato e rigiocato (all'epoca) ai due Resident Evil, fu una ventata d'aria fresca, anche se quella nebia onnipresente nascondeva una grafica a dir poco scabrosa...
Ma anche Silent Hill, visto nella sua totalità (ho finito tutti gli episodi usciti finora e da pochissimo ho iniziato il quarto capitolo) non è un gioco completamente riuscito.
Forse il connubio tra i due produrrà qualcosa di interessante. Certo è che Silent Hill è il videogioco lisergico per eccellenza e pure il buon Avary non scherza, come si intuisce anche dal vostro articolo...
Ragazzi attenzione!
Sembra dall'articolo di cui sopra che il film in lavorazione "Silent hill" sia di Roger Avary...invece il regista è CHRISTOPHE GANS ....
R.Avary è incaricato della stesura della sceneggiatura. Uomo migliore in giro forse non c'è al momento..."le regole dell'attrazione", suo ultimo film, è davvero strepitoso nonchè brillante.
Su C.Gans so che il giudizio è variegato...ne ho sentite di tutti i colori sul suo conto ...io lo adoro.
La produzione del film in questi giorni è a Toronto(Canada) per gli ultimi dettagli. La stesura della sceneggiatura è stata terminata circa un mese fà. Sul cast e inizio riprese c'è ancora riserbo. Speriamo in bene.
Grandissimo game Silent Hill...almeno io ho giocato coi primi 2!!!
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